mercoledì 19 marzo 2008

PICCOLA RAPSODIA DELL'APE (LE ORME) - 1980


Nel 1980 Le Orme pubblicarono “Piccola rapsodia dell’ape”, prevedibile seguito di “Florian” (da me postato il 15 febbraio scorso) . La formula è identica al lavoro precedente: un quartetto acustico. Tuttavia, quest’album non raggiunge certo i livelli del precedente: sembra talvolta mancare di vera ispirazione e fantasia.
In ogni caso, gli arrangiamenti sono in genere piacevoli sebbene gli strumenti a corda pizzicata - veri protagonisti dell’album - diano sovente l’impressione di trovarsi in un posto sbagliato, con quei loro suoni troppo “metallici”, un tantino innaturali e non all’altezza delle produzioni migliori della band. Ma, soprattutto, quello che non mi convince è il suono a metà strada fra le atmosfere acustiche e classiche di “Florian” e le successive produzioni de Le Orme, orientate verso un pop più commerciale.
Ad ogni modo, color che hanno apprezzato “Florian” apprezzeranno anche “Piccola rapsodia dell’ape”, sebbene quest’ultimo sia, come ho già detto, inferiore al precedente. Degna di nota, in particolare, è l’omonima suite (quarto brano): una perla acustica-barocca, con l’ottimo vibrafono suonato da Michi Dei Rossi. Un brano davvero bello - perfetti equilibri fra violino e violoncello - la cui musica descrive il volo di una giovane ape. Ascoltandolo bene, non vi sfuggiranno certo le influenze dei Gentle Giant del primo periodo.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto.

In 1980 Le Orme released “Piccola rapsodia dell’ape”, the follow up to “Florian” (see my post dated February 15th, 2008) . The formula is the same: a classical acoustic quartet. However, this album is not at the same level as the previous one. More uninspired than that, sometimes it appears to lack in imagination.
For the most part, however, the arrangements are tasteful, although the plucked instruments, which play the leading role in the album, don't seem to have much brightness: the result to my ears is that the timbres are often a little too "tinny" for what the band are really playing. What’s more, I’m not convinced at that sound half-way between the acoustic, classical pretty tunes of “Florian” and the subsequent more pop-oriented Le Orme’s releases.
In any case, if you like “Florian” you'll like “Piccola rapsodia dell’ape”, though I rate the former more interesting than the latter. In particular, the eponymous suite (track no. 4) is an acoustic-baroque gem, with a remarkable vibraphone played by Michi Dei Rossi. The music is very interesting and manages to describe a little bee's flight and the violin and the delicate cello are also played in good mixture. Among other things, this piece reminds me quote a lot of Gentle Giant's early works.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Fairly good.

LE ORME (1980):

Aldo Tagliapetra - chitarre classiche e acustiche, violoncello, voce (classical and acoustic guitars, cello, vocals)
Toni Pagliuca - pianoforte (piano)
Giuseppe ‘Michi’ Dei Rossi - marimba vibrafono, glockenspiel, percussioni varie (marimba, vibraphone, glockenspiel, assorted percussions)
Germano Serafin - chitarra acustica, violino, charango, bouzouki (acoustic guitar, violin, charango, bouzouki)

TRACK LIST:

1. Il treno
2. Raccogli le nuvole
3. La mia sposa bianca
4. Piccola rapsodia dell'ape
5. Charango
6. Fiori di luce
7. Fragile conchiglia
8. Buona notte

PICCOLA RAPSODIA DELL'APE (LE ORME) - 48,7 MB

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