Riccardo Zappa è un chitarrista italiano (tuttora attivo) con alle spalle una carriera ultratrentennale brillante, seppur non riconosciuta a dovere. A conferma di ciò, Riccardo Zappa è risultato migliore chitarrista acustico italiano per cinque anni consecutivi, dopodiché è stato dichiarato non più votabile. Curiosamente, il suo esordio nel mondo della musica risale al lontano 1969, anno in cui compose la canzone “Le ciliegie”, interpretata dall’allora giovanissima Fiorella Mannoia.
“Haermea” (pubblicato nel 1982) è il suo quarto album, dopo i primi due capolavori acustici "Celestion" (1977) e "Chatka" (1978) ed il successivo "Trasparenze" (1980). Non saprei nemmeno io come definire quest’album: l’ascolto del brano d’apertura “440 Hertz” - un pezzo “massiccio”, una sorta di rock “semi-duro” per chitarra acustica - può trarre in inganno l’ascoltatore occasionale, dando l’impressione di un “normale” disco rock. Normale un paio di maroni, in quanto si tratta di uno strumentale a dir poco originale! Detto ciò, l’album prosegue sempre all’insegna delle chitarre di Riccardo, con un alternarsi di musica classica, stile finger-picking, ballate pop melodiche, intermezzi di rock sostenuto e numerosi richiami al miglior rock progressivo (alcuni momenti ricordano gli strumentali più eterei del chitarrista dei Genesis Steve Hackett). Il brano conclusivo “Ursa Major” riconduce magicamente l’ascoltatore al pezzo di apertura, ovvero, al piacere di ascoltare l’album di nuovo da capo. Infatti, “Haermea” va ascoltato più volte per apprezzare al meglio i suoi dettagli e, soprattutto, la maestria di questo chitarrista italiano - un perfetto sconosciuto per molti amanti della musica progressive (e non solo).
“Haermea” (pubblicato nel 1982) è il suo quarto album, dopo i primi due capolavori acustici "Celestion" (1977) e "Chatka" (1978) ed il successivo "Trasparenze" (1980). Non saprei nemmeno io come definire quest’album: l’ascolto del brano d’apertura “440 Hertz” - un pezzo “massiccio”, una sorta di rock “semi-duro” per chitarra acustica - può trarre in inganno l’ascoltatore occasionale, dando l’impressione di un “normale” disco rock. Normale un paio di maroni, in quanto si tratta di uno strumentale a dir poco originale! Detto ciò, l’album prosegue sempre all’insegna delle chitarre di Riccardo, con un alternarsi di musica classica, stile finger-picking, ballate pop melodiche, intermezzi di rock sostenuto e numerosi richiami al miglior rock progressivo (alcuni momenti ricordano gli strumentali più eterei del chitarrista dei Genesis Steve Hackett). Il brano conclusivo “Ursa Major” riconduce magicamente l’ascoltatore al pezzo di apertura, ovvero, al piacere di ascoltare l’album di nuovo da capo. Infatti, “Haermea” va ascoltato più volte per apprezzare al meglio i suoi dettagli e, soprattutto, la maestria di questo chitarrista italiano - un perfetto sconosciuto per molti amanti della musica progressive (e non solo).
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.
Riccardo Zappa is an Italian guitarist (still active) boasting a more than thirty year long career and a list of produced albums, the importance of which has, in my opinion, not been duly acknowledged. Despite this, Riccardo Zappa was voted the best Italian acoustic guitar player for five years in a row. Curiously, he made his debut in the music scene in 1969, when he composed a song entitled “Le ciliegie”, sung by then-teenager Italian vocalist Fiorella Mannoia.
“Haermea” (released in 1982) is Riccardo Zappa’s fourth album following the first acoustic masterpieces "Celestion" (1977) and "Chatka" (1978) and the subsequent album "Trasparenze" (1980). “Haermea” is difficult to label: casual listeners might be cheated when they listen to the opening track “440 Hertz”: a “hard” piece of music, sort of a “semi-hard rock” instrumental based on acoustic and electric guitars. In fact, they might think to be about to listen to an ordinary “rock” album: well, “ordinary” is not at all the right adjective for “Haermea”. The album progresses into a soft combination of classical music, finger-picking guitar style, pop ballads, powerful rock instrumental sections and, above all, some hints to prog rock (Riccardo Zappa’s playing sometimes reminds me of Genesis’ Steve Hackett’s guitar playing style). The closing track “Ursa Major” brings the listener back to the opening track, i.e. it makes you want to listen to the album once again. In fact, “Haermea” should be listened to several times in order to appreciate its elegant details and, above all, the musical skills of Riccardo Zappa, an Italian artist who is little known to many fans of progressive music (and of music at large).
“Haermea” (released in 1982) is Riccardo Zappa’s fourth album following the first acoustic masterpieces "Celestion" (1977) and "Chatka" (1978) and the subsequent album "Trasparenze" (1980). “Haermea” is difficult to label: casual listeners might be cheated when they listen to the opening track “440 Hertz”: a “hard” piece of music, sort of a “semi-hard rock” instrumental based on acoustic and electric guitars. In fact, they might think to be about to listen to an ordinary “rock” album: well, “ordinary” is not at all the right adjective for “Haermea”. The album progresses into a soft combination of classical music, finger-picking guitar style, pop ballads, powerful rock instrumental sections and, above all, some hints to prog rock (Riccardo Zappa’s playing sometimes reminds me of Genesis’ Steve Hackett’s guitar playing style). The closing track “Ursa Major” brings the listener back to the opening track, i.e. it makes you want to listen to the album once again. In fact, “Haermea” should be listened to several times in order to appreciate its elegant details and, above all, the musical skills of Riccardo Zappa, an Italian artist who is little known to many fans of progressive music (and of music at large).
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.
Riccardo Zappa – chitarre acustiche ed elettriche, basso, percussioni (acoustic and electric guitars, bass guitar, percussions)
OSPITI (GUEST MUSICIANS):
Pietro Pellegrini – tastiere (keyboards)
Walter Calloni – batteria (drums)
TRACK LIST:
1. 440 Hertz
2. La camera incantata
3. 4311 B
4. Serenata in Do maggiore
5. Haermea
6. Torniamo a Salonicco?
7. Serenata in Mi maggiore
8. Ursa Major
HAERMEA (RICCARDO ZAPPA) - 72,7 MB