La Premiata Forneria Marconi (o PFM) è stata una delle più importanti band di rock progressivo italiano degli anni Settanta. Molti appassionati di questo genere sostengono che i gruppi prog italiani sono i migliori al mondo, secondi solo a quelli britannici. Personalmente sono d’accordo, anche se all’estero non la penseranno certo così. Il nostro paese, infatti, non solo è stato fra i primi in Europa ad apprezzare il genere progressivo (se i primi Genesis tennero duro nonostante le delusioni iniziali, lo devono esclusivamente ai nostri fan), ma ha anche dato vita ad uno stile unico nel suo genere, nonostante le commistioni con il prog rock in generale.
Ascoltando attentamente “Storia di un minuto” (l’album d’esordio della PFM, pubblicato nel 1972), colpiscono indubbiamente le somiglianze con la musica dei Genesis, in particolare il perfetto equilibrio fra i momenti “bucolici” basati sugli strumenti acustici e gli stacchi possenti delle strumentazioni amplificate. Tale contrasto è presente fin dai primi due pezzi: la breve "Introduzione" e il logico seguito "Impressioni di Settembre", vera perla con un canto appena udibile, melodie di flauto che strizzano l’occhio ai primi King Crimson e, soprattutto, una delle migliorie melodie mai eseguite con un sintetizzatore Moog. Certamente si tratta di momenti prettamente “genesisiani”.
La seconda metà dell’album è più interessante ed è caratterizzata dalla presenza di elementi sinfonici e di alcuni momenti jazzati. Ne risulta un rock progressivo fantastico e originale. Anche le parti cantate sono nel complesso discrete e ben dosate, ben lontane da quegli istrionismi che hanno caratterizzato molti gruppi nostrani dell’epoca (sarà forse per via della nostra tradizione operistica? Forse …)
Nel complesso, “Storia di un minuto” è un album meraviglioso. Le sue musiche reggono benissimo il confronto con - se non addirittura superano - i lavori dei più importanti gruppi britannici pubblicati in quello stesso anno (es. “Nursery crime” dei Genesis e “The Yes album” degli Yes). Un album imperdibile per tutti gli appassionati di rock progressivo “genuino”.
Ascoltando attentamente “Storia di un minuto” (l’album d’esordio della PFM, pubblicato nel 1972), colpiscono indubbiamente le somiglianze con la musica dei Genesis, in particolare il perfetto equilibrio fra i momenti “bucolici” basati sugli strumenti acustici e gli stacchi possenti delle strumentazioni amplificate. Tale contrasto è presente fin dai primi due pezzi: la breve "Introduzione" e il logico seguito "Impressioni di Settembre", vera perla con un canto appena udibile, melodie di flauto che strizzano l’occhio ai primi King Crimson e, soprattutto, una delle migliorie melodie mai eseguite con un sintetizzatore Moog. Certamente si tratta di momenti prettamente “genesisiani”.
La seconda metà dell’album è più interessante ed è caratterizzata dalla presenza di elementi sinfonici e di alcuni momenti jazzati. Ne risulta un rock progressivo fantastico e originale. Anche le parti cantate sono nel complesso discrete e ben dosate, ben lontane da quegli istrionismi che hanno caratterizzato molti gruppi nostrani dell’epoca (sarà forse per via della nostra tradizione operistica? Forse …)
Nel complesso, “Storia di un minuto” è un album meraviglioso. Le sue musiche reggono benissimo il confronto con - se non addirittura superano - i lavori dei più importanti gruppi britannici pubblicati in quello stesso anno (es. “Nursery crime” dei Genesis e “The Yes album” degli Yes). Un album imperdibile per tutti gli appassionati di rock progressivo “genuino”.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.
Premiata Forneria Marconi (PFM for short) were among the leaders of the 1970s prog rock movement that developed in Italy. For many prog fans, the Italian scene is second to none outside of the UK, although I'm sure some will make arguments for other nations. However, not only were the Italians one of the first people to really appreciate prog (pretty much kept Genesis going on in the early years), they developed a style which is uniquely Italian while maintaining links with the rest of the prog world.
If you listen carefully to “Storia di un minuto”, PFM’s debut album released in 1972, you will be impressed by the similarities with the music of Geneis, i.e. the perfect balance between the acoustic pastoral musical moments with the powerful amplified moments. Such juxtaposition begins on the brief "Introduzione" and then carries over to "Impressioni di Settembre", with barely audible vocal and flute lines blending into one of the best synth melodies I've ever heard. Yes, there are Genesisesque moments here.
The second half of the album is an interesting blend of the more symphonic elements of the first two tracks and some very jazzy mellow moments. The result is fantastic musical and original prog. The vocals on the album are overall very good with no real hint of the vocal histrionics that seem to be typical of other Italian bands (maybe it's their operatic tradition, I'm not sure).
On the whole, this is a fantastic album. The music on this disc stacks up very well with, if not surpassing, the work of the more well known British bands of the same year (i.e. Genesis’ “Nursery crime” and Yes’s “The Yes album”). If you're into classic prog at all, this album is a must have.
If you listen carefully to “Storia di un minuto”, PFM’s debut album released in 1972, you will be impressed by the similarities with the music of Geneis, i.e. the perfect balance between the acoustic pastoral musical moments with the powerful amplified moments. Such juxtaposition begins on the brief "Introduzione" and then carries over to "Impressioni di Settembre", with barely audible vocal and flute lines blending into one of the best synth melodies I've ever heard. Yes, there are Genesisesque moments here.
The second half of the album is an interesting blend of the more symphonic elements of the first two tracks and some very jazzy mellow moments. The result is fantastic musical and original prog. The vocals on the album are overall very good with no real hint of the vocal histrionics that seem to be typical of other Italian bands (maybe it's their operatic tradition, I'm not sure).
On the whole, this is a fantastic album. The music on this disc stacks up very well with, if not surpassing, the work of the more well known British bands of the same year (i.e. Genesis’ “Nursery crime” and Yes’s “The Yes album”). If you're into classic prog at all, this album is a must have.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.
PREMIATA FORNERIA MARCONI (P.F.M.) - 1972:
Mauro Pagani - flauto, ottavino, violino, voce (flute, ottavino, violin, vocals)
Franco Mussida - chitarre elettriche e acustiche, mandoloncello, voce (electric & acoustic guitars, mandoloncello, vocals)
Flavio Premoli - organo, pianoforte, mellotron, clavicembalo, sintetizzatore Moog, voce (organ, piano, mellotron, harpsichord, Moog synthesizer, vocals)
Flavio Premoli - organo, pianoforte, mellotron, clavicembalo, sintetizzatore Moog, voce (organ, piano, mellotron, harpsichord, Moog synthesizer, vocals)
Franz Di Cioccio - batteria e percussioni, sintetizzatore Moog, aggeggi, voce (drums and percusisons, Moog synthesizer, devices, vocals)
Giorgio Piazza - basso, voce (bass, vocals)
TRACK LIST:
1. Introduzione
2. Impressioni di settembre
3. È festa
4. Dove ... quando... (Parte 1)
5. Dove ... quando... (Parte 2)
6. La carrozza di Hans
7. Grazie davvero
STORIA DI UN MINUTO (P.F.M.) - 47,5 MB