lunedì 16 aprile 2012

ENVIRONMENTS 3 (THE FUTURE SOUND OF LONDON) - 2010




Terzo e ultimo episodio della trilogia omonima, “Environments 3” è un altro capolavoro di musica ambient, prodotto dai The Future Sound of London, duo formato da Garry Cobain e Brian Dougans.
L’album riprende in pratica le sonorità dei due precedenti, accentuando tuttavia atmosfere più ‘oscure’ e tetre. I suoni leggermente diversi rispetto ai primi due album della serie non inficiano, ad ogni modo, il mio giudizio personale sulla trilogia.
In particolare, voto personale: 9 / 10.


The third and last release of the name-sake trilogy, “Environments 3” is another great ambient music album produced by British duo Garry Cobain and Brian Dougans.
While this album virtually features quite the same sound texture as the previous two albums, it is characterized by a more sombre and darker feel. The background sound differs somewhat from the two preceding releases (“Enviroments 1” and “Enviroments 2”, both of which I have already posted); yet, my opinion about this ambient music trilogy is unchanged.
So, my personal mark: 9 out of 10.



TRACK LIST:

1. Viewed from an obscure angle
2. Summer's dream
3. Sunken ships
4. The empty land
5. A glitch in cellular memory
6. Recollection
7. Accompaniment for melodious expression
8. Absolution
9. The oldest lady
10. A diversionary tactic
11. The silent place
12. Out of sync child
13. Hall of mirrors
14. End of the world
15. Sense of being
16. Surface water
17. Heart sick chord
18. Repetition is a form of change



ENVIRONMENTS 3 (THE FUTURE SOUND OF LONDON) - 129,2 MB

http://depositfiles.com/files/xa9nvuow7

IMMAGINI 'ROCK' DEL PASSATO - 2 (OLDER 'ROCK' PICTURES - 2)












Altre foto d'epoca (dopo quelle postate il 3 marzo) di musicisti e gruppi rock (in genere, rock progressivo), tratte da ritagli (che custodisco maniacalmente) della gloriosa rivista Ciao 2001 (anni Settanta e Ottanta).
Da notare la locandina che pubblicizza la prima tournee italiana allestita nei grandi stadi: Banana Republic, con Francesco De Gregori, gli Stadio ed il compianto Lucio Dalla. Ovviamente c’ero anch’io allo Stadio Comunale di Torino quel 21 giugno 1979. Non era rock progressivo; comunque, un gran bello spettacolo!


Some more 'vintage' images (following the ones posted on March 3rd) of rock musicians and bands (most of them prog rock), taken from paper clips of Italian rock magazine "Ciao 2001" (published in the 1970s and 1980s).
Please note the playbill advertising the first Italian tour ever held at open-air football grounds: the so-called Banana Republic tour featuring Italian songwriter Francesco De Gregori, Italian pop band Stadio and late Italian songwriter Lucio Dalla. Needless to say, I went to that concert, held at the Stadio Comunale in Turin on June 21st, 1979. They played no prog rock at all; yet, it was a great performance indeed!

venerdì 6 aprile 2012

CONTRAPPUNTI (LE ORME) - 1975 (Re-post)




Più lo ascolto, più mi fa impazzire. E sono più di 35 anni che lo ascolto … “Contrappunti” è uno dei dischi più rappresentativi del rock progressivo italiano. Lo considero il miglior album (dopo “Felona e Sorona”) delle Orme - un album prodotto alla perfezione, considerando le tecniche di registrazione dell’epoca, e caratterizzato da un elevato grado di raffinatezza (tale mio giudizio è anche dovuto a considerazioni tecniche, essendo il sottoscritto anche musicista). Le soluzioni armoniche sono elaborate, senza tuttavia mai scadere nel pretenzioso: una sorta di ambizioso progetto “barocco” inserito nel contesto tipicamente romantico che caratterizza la musica del trio veneziano. Una musica, a mio parere, adatta ad essere rappresentata in un teatro, dinanzi a un pubblico attento e silenzioso.
L’omonimo brano d’apertura "Contrappunti" è probabilmente il più interessante, dal punto di vista progressive. Rimanda senza dubbio a Emerson, Lake & Palmer, con la ricca profusione di organo Hammond e le note saltellanti del piano che caratterizzano la prima delle tre "sezioni" in cui è suddiviso il brano. Nella sezione centrale, il ritmo percussivo cede il passo a un'atmosfera sognante, con tastiere e sintetizzatori in perfetto stile prog italiano. Infine, la sezione conclusiva riparte con il piano suonato dal maestro Gian Piero Reverberi (che produsse e collaborò con le Orme nella realizzazione del disco) – uno stile tipicamente “alla Keith Emerson”, abbellito da dissonanze Hammond e da un lavoro fantasioso delle percussioni, il tutto fino alla conclusione del brano.
In ogni caso, anche gli altri pezzi dell’album spiccano per bellezza e originalità: da "Frutto acerbo", con il delicato tappeto sonoro di chiatarra acustica e piano e gli abbellimenti del mellotron, ad “Aliante” (caratterizzata da un ritmo percussivo marcato da contrappunti di basso e sintetizzatore); da "India", con la sua atmosfera greve e psichedelica, alla "La fabbricante d'angeli" (un eccellente marchio prog, la cui introduzione ricorda l’album “Pompeii” dei Triumvirat, e il cui testo tratta il dramma degli aborti clandestini), a "Notturno" (affresco triste e sognante di pianoforte, organo e sintetizzatore). L'ultimo brano dell'album, "Maggio", ripresenta uno stile simile a Emerson, Lake & Palmer, con le tastiere in primo piano affiancate da un’efficace ritmica e un testo evocativo.
Voto personale: 9½ / 10.


The more I listen to it, the more I love it! And I listening to this album for the first time more than 35 years ago … “Contrappunti” is one of Italian progressive rock most impressive records. I consider it the second best album (second only to “Felona e Sorona”) by Le Orme, quite well produced (the production is not bad regarding of those times) and very elegant, too. The harmonic solutions are fiery and never pretentious, a sort of "baroque" ambitious project inside their typical romantic apparatus (this opinion of mine is based on personal 'technical' considerations, me being also a keyboard player). In my opinion, this music should have to be entirely performed in a theatre, in front of a silent crowd.
The very first track "Contrappunti" is perhaps the most impressive one, from a progressive perspective. It announces a strong Emerson, Lake & Palmer's style, as reveal the Hammond organ overdose and the miscellaneous piano parts; then the mood changes to a combination of floating keyboards and very Italian electronic moog; next, orchestra conductor Gian Piero Reverberi (who collaborated with the band on the album) goes with a complex and fast piano part “a la Keith Emerson”, surrounded by slightly dissonant keyboards and fast drums, until the piece comes to an end.
In any case, all the other tracks are excellent. "Frutto acerbo" contains excellent acoustic guitars and piano, embellished with floating mellotron parts; “Aliante” features an outstanding percussive texture based on the drums and synthesizers, with an encompassing tune devloping as the song progresses; "India" is slightly psychedelic and cold; "La fabbricante d'angeli" is a quite excellent progressive track (with an intro sounding like on the Triumvirat's "Pompeii" album, and lyrics dealing with the social problem of back-street abortions); "Notturno" has cold moog and organ notes, and the piano is particularly slow and sad. Finally, "Maggio" is another track having Emerson, Lake & Palmer's elements, especially the moog and organ textures, enhanced with evocative lyrics and percussions.
My personal mark: 9½ out of 10.



LE ORME (1975):


Aldo Tagliapietra - voce, basso, chitarre (vocals, bass, guitars)
Tony Pagliuca - tastiere elettroniche (electronic keyboards)
Michi Dei Rossi - batteria e percussioni, campane (drums and percussions, tubular bells)
Gian Piero Reverberi - pianoforte (piano)


TRACK LIST:


1. Contrappunti
2. Frutto acerbo
3. Aliante
4. India
5. La fabbricante d’angeli
6. Notturno
7. Maggio



CONTRAPPUNTI (LE ORME) - 46,3 MB

http://depositfiles.com/files/cvwzfpise