“Melos” è un album di rock progressivo italiano della band napoletana Cervello, pubblicato nel 1973: uno degli album più eleganti e complessi del periodo d’oro del progressive italiano, un disco che gli appassionati dei Crimson, Van Der Graaf Generator e Gentle Giant certamente gradiranno. Sia l’approccio musicale sia le sonorità sono estremamente sofisticate ed uniche - un abbinamento di chitarre, flauto e sassofono, il tutto a formare un intreccio fitto, dalle atmosfere oscure, spiazzanti e decisamente misteriose. Un particolare che stupisce - e che molti appassionati di prog hanno notato - è la quasi totale assenza delle tastiere, una caratteristica davvero insolita se si considera il genere musicale.
I testi ruotano attorno ad un’interpretazione del canto dal punto di vista della mitologia ellenica, mentre le musiche rappresentano un’azzeccata fusione di sonorità mediterranee e di modelli complessi tipici del rock progressivo, a volte con accessi allo sperimentalismo. Il flauto è lo strumento dominante in molti brani, poiché ben quattro dei componenti della band suonavano quello strumento.
Si tratta di un ottimo album (i primi due pezzi sono vere BOMBE, in grado di reggere il confronto con i maestri britannici di questo genere musicale), un album “importante” dal punto di vista della storiografia rock-progressiva, essendo stato pubblicato nello stesso periodo in cui videro la luce capolavori quali “The dark side of the moon”, “Selling England by the pound”, “Close to the edge” e “Larks’ tongues in aspic”. Indubbiamente un album pieno di fantasia e creatività, realizzato da ottimi musicisti, il quale merita certamente un posto a sé in qualsiasi collezione di progressive che si rispetti.
I testi ruotano attorno ad un’interpretazione del canto dal punto di vista della mitologia ellenica, mentre le musiche rappresentano un’azzeccata fusione di sonorità mediterranee e di modelli complessi tipici del rock progressivo, a volte con accessi allo sperimentalismo. Il flauto è lo strumento dominante in molti brani, poiché ben quattro dei componenti della band suonavano quello strumento.
Si tratta di un ottimo album (i primi due pezzi sono vere BOMBE, in grado di reggere il confronto con i maestri britannici di questo genere musicale), un album “importante” dal punto di vista della storiografia rock-progressiva, essendo stato pubblicato nello stesso periodo in cui videro la luce capolavori quali “The dark side of the moon”, “Selling England by the pound”, “Close to the edge” e “Larks’ tongues in aspic”. Indubbiamente un album pieno di fantasia e creatività, realizzato da ottimi musicisti, il quale merita certamente un posto a sé in qualsiasi collezione di progressive che si rispetti.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.
Released in 1973, “Melos” is an Italian prog rock album by Neapolitan band Cervello - one of the most elegantly complex and fully realized albums of the Italian classic prog rock records, a record that fans of King Crimson, Van Der Graaf Generator and Gentle Giant will surely approve. The musical approach and the sound are very sophisticated and unique: a combination of primarily guitars, flutes and saxes tightly woven into a very dense, often dark, unsettling, and just plain eerie feel. Some people object to there not being (or being very little) keyboards used to create this sound palette, which is certainly unusual.
The lyrics focus around an interpretation of the singing from a Greek mythology point of view, whereas the music is a successful fusion of Mediterranean sounds with typical complex progressive rock ones, as well as with experimental parts. Flutes are dominant in much of the songs, as four members of the band played that instrument.
“Melos” is an extremely good album (the initial two tracks are really GREAT, capable of standing comparison with the British masters of this genre), one that is probably also "important", from the point of view of prog rock history, in that it is a relatively "early" entry: it is contemporaneous with such masterpieces as “The dark side of the moon”, “Selling England by the pound”, “Close to the edge” and “Larks’ tongues in aspic”. There is no question that this is a very creative album, with fine musicianship, and deserves a place in any serious prog-rock collection.
The lyrics focus around an interpretation of the singing from a Greek mythology point of view, whereas the music is a successful fusion of Mediterranean sounds with typical complex progressive rock ones, as well as with experimental parts. Flutes are dominant in much of the songs, as four members of the band played that instrument.
“Melos” is an extremely good album (the initial two tracks are really GREAT, capable of standing comparison with the British masters of this genre), one that is probably also "important", from the point of view of prog rock history, in that it is a relatively "early" entry: it is contemporaneous with such masterpieces as “The dark side of the moon”, “Selling England by the pound”, “Close to the edge” and “Larks’ tongues in aspic”. There is no question that this is a very creative album, with fine musicianship, and deserves a place in any serious prog-rock collection.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.
CERVELLO (1973):
Antonio Spagnolo - chitarre acustiche, basso, flauto dolce, cori (acoustic guitars, bass, recorder, backing vocals)
Giulio D'Ambrosio - sax contralto e tenore, flauto, cori (contralto and tenor saxes, flute, backing vocals)
Corrado Rustici - chitarre, flauto, vibrafono, cori (guitar, flute, vibraphone, backing vocals) Gianluigi Di Franco - voce, flauto, percussioni (lead vocals, flute, percussions)
Remigio Esposito - batteria, vibrafono (drums, vibraphone)
TRACK LIST:
1. Canto del capro
2. Trittico
3. Euterpe
4. Scinsicne (T.R.M)
5. Melos
6. Galassia
7. Affresco
2. Trittico
3. Euterpe
4. Scinsicne (T.R.M)
5. Melos
6. Galassia
7. Affresco