mercoledì 30 novembre 2011

IL PESCE PUZZA DALLA TESTA ...


TORINO – Sesso in ufficio con una conoscente dopo aver intascato le tangenti, il tutto sotto l’occhio di una microcamera intascata dalla Guardia di Finanza.

Ernesto Giacomo Maggiore, 59 anni, direttore della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Torino, è finito in carcere per le misteriose buste passategli da sotto la scrivania dall’imprenditore Giuseppe Boero il 6 e il 23 giugno scorso.

“Somme in contanti di denaro in quantità allo stato non esattamente ricostruite”, scrive il GIP nelle 58 pagine dell’ordinanza emessa contro il direttore e l’imprenditore. Di certo però doveva trattarsi di una bella cifra dato che Maggiore dimostra la sua euforia abbandonandosi, subito dopo aver incassato, ad infuocati abbracci sulla scrivania con una conoscente in visita nel suo ufficio. Passaggio di buste e effusioni sono state quindi registrate dalla microcamera installata nell’ufficio del direttore.

Secondo gli investigatori l’imprenditore si è rivolto a lui per un aiuto in occasione di una verifica fiscale. Di sé stesso Maggiore è solito dire: “Sono il dirigente più importante del Piemonte dopo il direttore regionale”. Vanta amicizie importanti, tra cui Boero. Il GIP lo descrive così: “Imprenditore dai molteplici e rilevanti interessi che spaziano dal settore immobiliare a quello agricolo, da quello sanitario a quello alberghiero, per finire a quello energetico”.

UN BELL’ESEMPIO DAL PEZZO DI … EHMMM … PEZZO PIU’ GROSSO DELL’AGENZIA DELLE (PENE)TRATE DELLA PROVINCIA DI TORINO, LA STESSA CHE IN PASSATO MI HA TRITURATO I COGLIONI (SENZA VALIDO MOTIVO, COME E’ RISULTATO SUCCESSIVAMENTE …) PER BEN TRE VOLTE.

DAVVERO UN BELL’ESEMPIO, SE LE ACCUSE SI RIVELERANNO FONDATE. MA COME SI PUO’ CONTROBATTERE ALLE RIPRESE VIDEO DI UNA MICROCAMERA??? CHISSA’ SE I SOLITI POTENTI, PER COPRIRE I LORO SPORCHI AFFARI, NON PROPORANNO PRIMA O POI ANCHE DI VIETARE LE VIDEOREGISTRAZIONI, COME TENTANO DI FARE PER LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE …


CITTADINANZA PIEMONTESE


Tanto per (sor)ridere un po' ...


KEN RUSSELL (1927-2011) - R.I.P.





Tre giorni fa è morto Ken Russell, regista fra i più dissacranti, provocatori e iconoclasti (e, proprio per questi motivi, uno dei miei preferiti, insieme a Stanley Kubrick). Come non ricordare suoi film quali "Donne in amore", "Messia selvaggio", "Tommy", "China blue", "Stati di allucinazione" o "Whore"?
Ma soprattutto, "I diavoli", un vero capolavoro - uno dei miei film preferiti, che a suo tempo mi colpì profondamente. Stracensurato, fu occasione di uno scandalo alla Mostra di Venezia del 1971. I soliti bigottoni, vescovacci, Vaticanofili e compagnia bella riuscirono a far sequestrare la pellicola che, fortunatamente, fu in seguito dissequestrata. Non solo, ma l'allora critico Giovanni Raboni fu licenziato dal giornale per cui lavorava (L'Avvenire) in quanto i direttori baciapile della testata non avevano accettato i commenti positivi che il critico aveva fatto del film.
Pace eterna al grande Ken - riposi in pace: fra le anime beate, non certo fra i Diavoli che lui stesso aveva immortalato nel suo film più drammatico. E se l'avete visto, come ho fatto io, sapete di quali Diavoli sto parlando ....

Ken Russell, one of the most provocative, iconoclast and greatest film-makers ever (and, for this very reason, one of my favourite ones, together with Stanley Kubrick), died three days ago. His masterpieces include "Women in love", "Savage Messiah", "Tommy", "China blue", "Altered states" and "Whore".
But, above all, "The Devils" is Russell's true masterpiece, in my opinion - a movie that shocked and impressed me positively when I first watched it. It caused a sensation at the Venice International Festival of Film in 1971 (where it was awarded the Best Director-Foreign Film prize): of course, censorship hit the film, strongly urged by the Catholic Church, and "The Devils" was banned in Italy for nearly one year. Among other things, Giovanni Raboni, an Italian reviewer and poet working for Catholic-oriented newspaper "L'Avvenire", was fired by the newspaper management because he had somewhat praised Russell's movie ...
Rest in peace, Ken, among the good-hearted - Not among the bad souls, the Devils you perfectly depicted in your masterpiece movie. And if you watched the movie, as I myself did, you know very well who are the Devils I'm talking about ...

lunedì 28 novembre 2011

HAPPY GAY (SINGOLO) - SANTARITA SAKKASCIA


I Santarita Sakkascia sono stati un gruppo romano di rock demenziale attivo a inizio anni Novanta. Moltissimi anni fa ebbi modo di ascoltare un loro album e ricordo di essermi scompisciato dalle risate. Fra l'altro, i dischi della band circolavano attraverso canali ... come posso dire ... underground, visto i contenuti 'originali' dei loro testi (osceni? blasfemi? offensivi?).
Non sono riuscito a reperire nessun album. Comunque, tanto per cominciare, beccatevi questo link su YouTube, con i Santarita Sakkascia che partecipano alla serata d'inaugurazione del programma RAI "Avanzi", con Serena Dandini (1991). Con il tempo, mi darò da fare per proporre qualcosa di carino di questi simpaticissimi coatti scoppiati ...

Santarita Sakkascia were an Italian 'demential' rock band from Rome, active in the early 1990s. Many years ago I had to chance of listening to them and I could still remember myself splitting my side and cracking up. Among other things, the band's albums were not published through 'official' channels - they circulated in the unofficial, 'underground' circle, due to the contents of their lyrics (termed as obscene? blasphemous? offensive?)
I could not find any album by Santarita Sakkascia. In any case, to start with, get the link below to a YouTube clip showing Santarita Sakkascia performing live at a TV show anchored by Serena Dandini on Italy's RAI3 broadcast channel's "Avanzi" late night show (1991). I'll try to get some interesting stuff by this crazy band made up of madcap artists from Rome, Italy ...


venerdì 25 novembre 2011

PARASSITI ...

Parassita del cane

Parassita del gatto

Parassita del legno

Parassita degli italiani in difficoltà


martedì 22 novembre 2011

TROPPO FACILE ...


Ieri sera, durante la trasmissione “L’infedele”, Milena Gabanelli ha avanzato una proposta alquanto originale per combattere l’evasione fiscale: eliminare la cartamoneta, in poche parole il denaro contante, in modo che tutta la popolazione effettui qualsiasi tipo di pagamento mediante Bancomat o carta di credito o assegno.

Una stronzata del genere non può lasciare indifferenti, soprattutto se pronunciata da una giornalista che, in genere, apprezzo. Proviamo a immaginare l’anziano con una pensione da 500-600 euro che va al mercato a comprare un chilo di mandarini, un po’ di verdura e due pagnotte. Oppure il lavoratore in crisi, sia esso dipendente o autonomo – sì, perché la crisi sta rovinando anche molti autonomi … ne so qualcosa – che deve esibire il Bancomat per comprare un paio di scarpe da ben 15 euro nell’emporio più economico della città (volendo ne trova anche a prezzi inferiori nei negozi di abbigliamenti gestiti dai gialli …). Per non parlare del rischio (per la popolazione onesta) e della cuccagna (per i delinquenti) che una così estrema proliferazione di carte di pagamento rappresenterebbe …

Sono entrato nel sito del conduttore de “L’infedele” e, leggendo i commenti in diretta, ho notato che pur essendo la maggioranza a favore della ‘Gabanellata’, molti altri erano contrari. Chiariamo subito una cosa: sono io il primo ad essere sostenitore di controlli fiscali davveri ‘seri’ e punizioni esemplari. Quello che mi puzza, ad ogni modo, è il sottinteso secondo il quale solo i ‘piccoli’ sono da punire. Ad esempio, il barista che non rilascia lo scontrino per un pacchetto di caramelle. Dovrebbe emetterlo, è giusto. Ed ecco che, quindi, un piccolo commerciante del genere viene additato come evasore, o meglio, come ‘PARASSITA SOCIALE’, come recitavano quei fottutissimi spot dell’Agenzia delle (Pene)trate qualche mese fa alla TV.

So benissimo che esistono i vari dentisti, avvocati, elettricisti, idraulici, ecc. molti dei quali evadono di fatto il Fisco. O di imprenditori che, con decine di dipendenti assunti, dichiarano a fine anni un reddito di poco superiore a 20.000 euro … Per non parlare dell’economia criminale (mafia, ‘ndrangheta, camorra, S.C.U. ovvero sacra corona unita): quella sì che rappresenta una fonte di evasione impressionante, oltre a fonte di danni di vario genere.

Ma quello che mi infastidisce particolarmente di alcuni giornalisti è il loro ‘politicamente corretto da salotto’. Certo, è facile parlare quando si guadagnano cifre impressionanti ogni anno. Milena Gabanelli intasca dai 150.000 ai 180.000 euro l’anno, come ammesso da lei stessa. Ed è ancora poco. Passiamo a quelli più militanti, ovvero Michele Santoro (700.000 euro lordi annui, come dichiarato da Santoro stesso durante la conferenza stampa di chiusura di “Annozero”), Giovanni Floris (450.000 euro l’anno), Fabio Fazio (quasi 2.000.000 euro l’anno per “Che tempo che fa”), oppure Serena Dandini, che ne prendeva 700.000 l’anno – di euro, intendo – per la sua “Parla con me” e che, come annunciato proprio ieri, andrà a prendersene grosso modo altrettanti (sempre di euro …) a LA7 a partire dal prossimo gennaio.

Non parliamo, poi, dell’OGM (come lo ha definito Beppe Grillo) Bruno Vespa: 1.200.000 euro l’anno. E non parliamo nemmeno di alcune ‘incongruità’, prima su tutte Claudio Cappon, ex-direttore generale voluto dalla mortadellaccia Romano Prodella, il quale continua a percepire circa 600.000 euro l’anno senza avere, in pratica, alcun incarico di peso, ma facendo valere il suo contratto a tempo indeterminato …

Devo ammettere che sono io il primo a guardare i programmi condotti dai summenzionati giornalisti, e che il più delle volte li apprezzo. Se non altro, dicono cose che la maggior parte dei media tengono nascoste. Però, almeno un po’ di dignità! Ecco quello che chiedo. Certo, loro le pagano tutte le tasse, essendo dipendenti. Ma una cosa è guadagnare 500.000 euro e pagarne la metà di tributi: te ne rimangono 250.000, ovvero 20.000 al mese, che ci fai una bella vita con quei soldi (sono 660 euro AL GIORNO, la stessa cifra che a molti pensionati – e non solo – deve bastare per un mese). Altra cosa è un mio conoscente che due anni fa ha aperto un piccolo bar in zona e che, esattamente tre mesi fa, ha dovuto chiudere. Per quale motivo? Ha sempre versato il dovuto: tasse, imposte, balzelli, ecc. regolarmente. Fatti i conti, negli ultimi sei mesi di attività aveva guadagnato 1.100 euro netti al mese, lavorando (lui e la moglie) dalle 6 di mattina alle 8 di sera. Peccato che dovesse finire di pagarsi il mutuo, pagare le bollette di casa, fare la spesa e dare da mangiare alla figlia (e beato lui che ne ha una sola da mantenere).

Ah, che stupido che sono! Potevo proporgli una soluzione efficace: cedere la casa e vivere nel bar insieme a moglie e figlia …

A.V.

APPROACHING SILENCE (David Sylvian) - 1999


“Approaching silence” è un album di musica ‘ambient’, realizzato da David Sylvian (in collaborazione, fra gli altri, con l’immortale Robert Fripp, dei King Crimson). Si tratta di una raccolta di brani tratti da un CD del 1991 a edizione limitata (“Ember glance: the permanence of memory”), utilizzato come colonna sonora per un’installazione d’arte organizzata a Tokyo.

Premetto che l’ascolto di questo album può risultare alquanto noioso, dal momento che i due brani principali (“The beekeeper’s apprentice” e “Approaching silence”, rispettivamente della durata di 32’56” e 38’17”) ruotano di fatto intorno ad un unico accordo. E se aggiungo che questo album è uno dei miei preferiti da un po’ di tempo a questa parte, potreste essere indotti a pensare due cose: 1) Anonimo Veneziano sta rincoglionendo di brutto; oppure 2) sta cadendo, ovvero è già caduto, vittima della depressione.

Né l’una né l’altra cosa: sono nel pieno possesso delle mie facoltà mentali e sono più euforico (o meglio, ‘socialmente incazzato’) che mai. Ad ogni modo, fate come volete: però un piccolo ascolto dovete proprio darglielo. Provate a resistere all’ascolto per qualche minuto, che poi vedrete che poco per volta lo apprezzerete.

Voto PERSONALISSIMO (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.

“Approaching silence” is an ambient music album by David Sylvian (along with, among the others, King Crimson’s everlasting Robert Fripp). It is a collection of the tracks from the 1991 limited-release “Ember glance: the permanence of memory” CD, which accompanied an installation art exhibition held in Tokyo (Japan).

I have to tell you that this album will sound somehow boring to the average listener, since the two main pieces (“The beekeeper’s apprentice” and “Approaching silence”, lasting 32’56” and 38’17”, respectively) are actually based on one single chord. And I will tell you more: “Approaching silence” has been one of my favourite albums for the past few months. So, you might think: 1) Anonimo Veneziano has gone soft in his head; or 2) he is getting, i.e. has already got, depressed.

Neither of them: I am in full command of all my faculties and I feel more and more euphoric (or, rather, ‘socially angry’). In any case, do as you like: yet, I suggest that you should listen to this album a little. Try to listen to it a few minutes: then, you might be appreciating it, little by little.

My VERY PERSONAL mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.

APPROACHING SILENCE

1. The beekeeper’s apprentice

2. Epiphany

3. Approaching silence

APPROACHING SILENCE (134 MB):

http://depositfiles.com/files/k8pt3c87e

lunedì 21 novembre 2011

CHE PUZZA A TORINO!




Non diminuiscono – anzi, aumentano – le lamentele degli abitanti di Torino che, come il sottoscritto, risiedono nel quadrante Nord-Ovest della città, dove spesso, soprattutto di mattina presto e dal tardo pomeriggio in poi, si avvertono forti cattivi odori.

I controlli si susseguono ormai da mesi e la situazione sembrerebbe sotto controllo. Eppure, a cicli periodici, arrivano le proteste. Le ultime risalgono alla prima settimana di ottobre e fra i principali indagati c'è sempre il solito manipolo di impianti: il cosiddetto Punto Ambiente, la discarica CIDIU e l’area industriale di Strada del Francese e dintorni.

Circa due anni fa ho abitato per un breve periodo in una mansarda molto vicina alla discarica (che poesia, direte voi. No, la mansarda di per sé era davvero carina). Parlando con un ragazzo del condominio, mi aveva colpito il suo commento secondo il quale ‘era colpa degli zingari rumeni che di sera bruciavano la gomma, quella dei rivestimenti di rame che rubano …) Come motivazione mi parve subito strana, considerata l’entità ed il ripetersi, già allora, del fenomeno. Non mi stupii più di tanto: dopo tutto, quel ragazzo era un tipico rappresentante di quella categoria che definisco ‘Streusi-scaccia-tartari’ … Cosa significa? Prima o poi ve lo spiegherò.

Il problema interessa la zona Nord-Ovest di Torino ormai da anni. Pare – e sottolineo, pare – che abbia a che fare con lo smaltimento ‘intelligente’ dei rifiuti. Ma potrebbe anche esserci di mezzo un’attività industriale ‘pirata’, anche se tendo ad escludere quest’ultima ipotesi, visto che qui a Torino, quando ti devono multare o sanzionare o mazzuolare, sono davvero molto, molto solleciti.

Comunque la puzza rimane. E non è colpa degli zingari …


venerdì 18 novembre 2011

MARI E ... MONTI - IL BUONGIORNO DI VEDE DAL MATTINO ...


Avete sentito come il 'nuovo' Presidente del Con(s)iglio Mario 'Mari e Monti' ha pronunciato in inglese 'standing review' durante il discorso programmatico di presentazione? (Che poi, che cazzo significa questo termine per chi non conosce l'inglese?).
Io con l'inglese ci lavoro tutti i giorni (e qualche volta anche di notte, quando non sono impegnato a fare altro ...) e so benissimo che l'accento del termine 'review' cade sulla sillaba finale. Ebbene, il neo-Primo Ministro ha ripetuto più volte il termine pronunciando 'review' con l'accento sulla sillaba iniziale ('re-' tanto per capirci). Alla faccia del superprofessorone Europeo' ...
Il buongiorno si vede dal mattino. Che poi, con tutta quella congrega di professoroni ed economisti, cosa credete che combineranno? La solita vecchia storia: in culo alla stragrande maggioranza della gente. Vogliamo scommettere? Ne riparliamo fra un po' di mesi ...

Did you hear how the 'newly'-elected Italian Prime Minister Mario 'Mari e Monti' pronounced the English term 'standing review' when he briefly described the new government's program? (Among other things, I ask how many Italians know the meaning of this fucking term ...)
I use English in my everyday work and know very well that the accent on 'review' falls on the last syllable [ri'vju:]. So much for the European top professor ...
A good beginning bodes well. What do you think that gang of professors and economists will be up to? The same old story: they're going to take the piss out of the majority of Italians. You can bet on it! Let's see how things will be in a few months' time ...

STEVE WINWOOD (1977)


L’omonimo album d’esordio da solista di Steve Winwood (1977), tre anni dopo lo scioglimento dei Traffic, è un’azzeccato mix di pop, soul e accenni al funky. Con il passare degli anni, ho imparato ad apprezzare sempre più l’album, che acquistai subito dopo la pubblicazione. Ne è passato del tempo … comunque, come recita il proverbio, meglio tardi che mai …

Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto.

Steve Winwood’s namesake debut album (1977), released three years after Traffic had Broken up, is an excellent mix of pop, soul and funk. As years went by, I came to appreciate this album more and more (incidentally, I bought it soon after it had been released). It took me a very, very long time to dig it … in any case, as the proverb says, “better late than never” …

My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Fairly good.


TRACK LIST:

1. Hold on

2. Time is running out

3. Midland maniac

4. Vacant chair

5. Luck’s in

6. Let me make something in your life

STEVE WINWOOD (1977) – 84,6 MB

http://www.megaupload.com/?d=D6KWB9MK

sabato 12 novembre 2011

WATERCOURSE WAY (SHADOWFAX) - 1976


Lo scorso aprile ho postato un album degli Shadowfax intitolato “The odd get even”. Un buon album di pop decente. Ma non sapevo che il loro album d’esordio fosse una bomba fino a quando non ho avuto modo di ascoltarlo.

“Watercourse way”, pubblicato nel 1976, è un’incredibile susseguirsi di brani (6 in tutto) che alternano ritmi frenetici a intermezzi rilassanti, momenti di fusion, rock-jazz, ambient music e rock progressivo. Senz’altro uno dei migliori traguardi del progressive anni Settanta, sebbene sconosciuto (purtroppo) a buona parte degli amanti di quel genere.

Reminiscenze? Direi, a primo ‘udito’, King Crimson, Mahavishnu Orchestra, qualcosa dei vecchi Genesis (forse). Ma la gamma di strumenti usati (oltre a quelli tradizionali del rock, spiccano sax, flauto, oboe, tabla, clavicembalo, clarinetto) rende davvero difficile etichettare la musica di questo album.

Una curiosità: il gruppo ha preso il nome da Shadowfax, il cavallo di Gandalf ne “Il signore degli anelli” di Tolkien.

Voto personale (Insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.


Last April I posted an album by Shadowfax entitled “The odd get even”. A good pop-music album indeed. But I hadn’t known that their debut album was a real knock-out until I listened to it.

“Watercourse way” (released in 1976) is an astonishing sequence of songs (6 altogether) alternating heavy, breath-taking music to relaxing interludes, all of which by combining fusion, rock-jazz, ambient music and progressive rock. No doubt, !Watercourse way” is one of the prog rock’s best achievements in the 1970s, though it is still not known (unfortunately) by most prog rock fans.

When listening to the album for the first time, the style of this album will make you recall King Crimson, Mahavishnu Orchestra, early Genesis (maybe), only to mention a few. Yet, the gamut of instruments used (e.g. sax, flute, oboe, tabla, harpsichord and clarinet, in addition to the traditional rock music instruments) makes it really difficult to label the music in “Watercourse way”.

By way of curiosity, the group’s name Shadowfax comes from Gandalf’s horse name in Tolkien’s “The lord of the rings”.

My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.


TRACK LIST:

  1. The shape of a word
  2. Linear dance
  3. Petite aubade
  4. Book of hours
  5. Watercourse way
  6. Song for my brother

PERSONNEL:

G.E. Stinson – chitarra, sitar, voce (guitar, sitar, vocals)

Phil Maggini – basso (bass)

Stuart Nevitt – batteria e percussioni, tabla (drums & percussion, tabla)

Chuck Greenberg – sax, flauto, oboe, clarinetto (sax, flute, oboe, clarinet)

Doug Maluchnik – pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori, clavicembalo (piano, electric piano, synthsizers, harpsichord)


WATERCOURSE WAY (The Shadowfax) – 93,9 MB

http://depositfiles.com/files/mdktntasx

I POLITICI ITALIANI (ITALIAN POLITICIANS)


Ma qualche volta vanno a fondo ...

But they sometimes sink down ...



venerdì 11 novembre 2011

RISARCIRE IL BOSS CALABRESE? INCREDIBILE!


IL BOSS VA RISARCITO? INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTERO DEGLI INTERNI. I MILITARI SOTTO ACCUSA PER AVER DANNEGGIATO LA CASA DEL BOSS CONDELLO DURANTE LA CATTURA.

Il 9 novembre 2011, alle ore 20.50 viene arrestato dopo 16 anni di latitanza Sebastiano Pelle, inserito nel Programma Speciale di Ricerca Latitanti di Massima Pericolosità (ex elenco dei 30), esponente di primo piano della ‘ndrangheta della cosca Pelle ’Gambazza’, operante in San Luca (RC) ed inquadrata nel Mandamento Jonico, e già condannato a 14 anni reclusione. Per la cattura è stato determinante il lavoro dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e del ROS, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina. All’operazione hanno preso parte i Cacciatori dello Squadrone Eliportato di Vibo Valentia.

Ma proprio ieri Angela Napoli, deputata del FLI e membro della Commissione Antimafia, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Roberto Maroni sul provvedimento di ’risarcimento danni e azioni di rivalsa’ a carico delle forze dell’ordine che hanno arrestato, il 18 febbraio del 2008, Pasquale Condello, ‘U Supremu’, esponente della ‘ndrangheta, latitante dal 1990.

Le forze dell’ordine in Calabria impegnano gran parte della loro attività nella ricerca e nella cattura dei latitanti. Che la criminalità sia il problema fondamentale nelle regioni meridionali è cosa risaputa, ma l’ipotesi che un rappresentante delle forze dell’ordine debba risarcire un boss ha dell’incredibile!

La questione riguarda i militari dell’Arma che hanno partecipato alla cattura del boss. Durante l’operazione pare sia stata danneggiata l’abitazione dell’esponente di una delle più potenti cosche della provincia di Reggio Calabria. Motivo per cui, il 21 dicembre 2009, dal Ministero dell’Interno, a opera del direttore del dipartimento della Pubblica sicurezza – ufficio per gli affari della polizia amministrativa e sociale – è partita una missiva indirizzata al Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri, sezione anticrimine di Reggio Calabria, che specificava nell’oggetto: “Risarcimento danni e azione di rivalsa”.

Con la lettera si chiedeva conto dei dati dei Carabinieri che hanno preso parte all’operazione di cattura del boss della ‘ndrangheta calabrese, proprio per valutare l’azione di rivalsa per i danni provocati alla casa del mammasantissima.

“L’interrogante – si legge nella nota – proprio nel precisare che il boss Condello era latitante da venti anni e che la sua cattura è avvenuta grazie alla capacità investigativa delle forze dell’ordine, trova davvero disarmante che i singoli militari, titolari dell’esemplare operazione vengano chiamati a risarcire personalmente i danni causati durante il blitz”.

La deputata di Fli, ha inoltre chiesto “quali urgenti iniziative intenda intraprendere al fine di non mortificare ulteriormente le forze dell’ordine e tutti quei militari che con dedizione e sacrificio si impegnano alla cattura dei latitanti e nella pericolosa lotta ai mafiosi”.

È utile ricordare che in Calabria l’azione delle forze dell’ordine è indispensabile per frenare la potenza e la violenza dei mafiosi e che, pertanto, i militari impegnati nella lotta alla criminalità dovrebbero essere incentivati anziché ’puniti’ per aver fatto il proprio lavoro.

Se da un lato il governo, negli ultimi anni, si è fatto vanto delle azioni antimafia intraprese in Calabria, con centinaia di arresti, dall’altro, non può limitare chi tutti i giorni è impegnato su un territorio davvero difficile.

Ma forse questa ’limitazione’ non è proprio un caso isolato. Anche alcuni agenti della DIA confermano che, da qualche anno, si vedono richiedere i danni provocati in azioni di prevenzione e repressione al sistema mafioso.

(Tratto da www.calabrianotizie.it)

Il suddetto articolo è stato pubblicato oggi sul sito summenzionato. Aggiungo un mio commento: è mai possibile che una deputata (STRONZA, e questo è un mio commento personale) possa avanzare una richiesta del genere? Piuttosto, chissà quante sono le persone oneste dell’Italia del Sud (e non solo) che avrebbero pieno diritto a chiedere il risarcimento dei danni causati dalla cosiddetta ‘Onorata Società’ ...

ESILARANTE JAC (HILARIOUS JAC)







Come potete notare, Benito Jacovitti (soprannominato Jac) è il mio vignettista preferito. Ogni volta che sfoglio le sua raccolte, non posso fare a meno di spanciarmi dalle risate ...

As you can see, Benito Jacovitti (nicknamed 'Jac') is my favourite cartoonist. Every time I leaf through his book pages, I cannot help splitting my sides laughing ...


UN BEL VEDERE ... (NICE LADIES)





Il lupo perde il pelo, ma non il vizio ...

A leopard cannot change his spots ...


TREMORTI E LA PRESSIONE FISCALE

giovedì 10 novembre 2011

GO (S. Yamashta, S. Winwood & Co.) - 1976


Un pomeriggio del lontano 1976, quando ero ragazzo, ricordo di avere ascoltato alla radio un brano che mi colpì, un brano intitolato ‘Solitude’ composto e realizzato dai Go. Ma chi diavolo erano questi Go?

Venni in breve tempo a sapere che si trattava di un ‘supergruppo’ capitanato da Stomu Yamashta e Steve Window. Ma non ebbi mai modo di ascoltare l’album intero, fino a poco tempo fa.

‘Go’ è il nome sia della formazione sia dell’album d’esordio che vado a proporvi oggi. Definibile prevalentemente come rock progressivo (talvolta ‘ambient’ music), il disco presenta anche momenti vivaci (funk, pop???) che lo rendono, tutto sommato, un ottimo ascolto

Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto/ottimo

I can still remember listening, one afternoon in 1976, when I was a teenager, to a nice song on the radio, a song that favourably impressed me a lot, which was entitled ‘Solitude’ had had been composed and played by Go. But I asked myself: “Who the devil are Go?”

I soon came to know that Go were a supergroup led by Stomu Yamashat and Steve Winwood, yet I did not have the possibility to dig the entire album, until a few months ago.

So, ‘Go’ is the name both of the band and their debut album, which I’m proposing to you today. A prevailing progressive rock album (yet with some hints at ambient music), ‘Go’ also features some rhythmic, bright tracks, which sound sort of funky, pop music. All things considered, an album worth being listened to.

My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good/ excellent): Fairly/very good

GO (PERSONNEL):

- Stomu Yamashta: tastiere, percussioni (keyboards, percussion)

- Steve Winwood: voce, tastiere (vocals, keyboards)

- Klaus Schulze: sintetizzatori (synthetizers)

- Al Di Meola: chitarra solista (lead guitar)

- Michele D’Adamo: chitarre (guitars)

- Michael Shrieve: batteria (drums)

- Rosko Gee: basso (bass)


TRACK LIST:

  1. Solitude
  2. Nature
  3. Air over
  4. Crossing the line
  5. Man of Leo
  6. Stellar
  7. Space theme
  8. Space requiem
  9. Space song
  10. Carnival
  11. Ghost machine
  12. Surfspin
  13. Time is here
  14. Winner/Loser

GO (S. Yamashta, S. Winwood & Co.) – 46.6 MB

http://www.megaupload.com/?d=72JENWZD



NON SI PUO' DIRE PSICONANO (ONE CANNOT TERM HIM AS 'PSYCHO-DWARF')


Nel 2009, il comico genovese Beppe Grillo, riferendo alla Commissione Parlamentare, definisce 'Psiconano' il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Non solo: definisce 'zoccole' alcune parlamentari del PdL ...
Il parlamentare 'Mavalà' Ghedini, avvocato di 'Truffolo', interviene alla trasmissione Anno Zero e va su tutte le furie quando il conduttore Santoro fa finta di niente, dopo aver chiaramente udito quei 'nomignoli' ...
Godetevi lo spezzone di quella memorabile puntata di Anno Zero, tratto da YouTube.

In 2009, Genoese satirical comedian Beppe Grillo reported to the Italian Parliamentary Committee. On that occasion, he referred to Italy's Prime Minister Silvio Berlusconi as 'Psiconano' (an Italian neologism, created by Beppe Grillo himself, which can be translated as Psycho-dwarf), and to a few female Parliament members of Berlusconi's party (PdL) as 'sluts' ...
Nicolò Ghedini (nicknamed 'Mavalà' Ghedini), an Italian Parliament member as well as the most influential Berlusconi's lawyer, partecipated in Anno Zero, an Italian political talk-show anchored by Michele Santoro and broadcast by RAI2, and got furious when anchorman Santoro pretended not to have heard the 'nicknames' ...
Enjoy the clip below of that memorable Anno Zero show (taken from YouTube).




mercoledì 9 novembre 2011

L'AUTO DEL FUTURO (GIA' POSTATO NEL GIUGNO 2008) - THE CAR OF THE FUTURE (PREVIOUSLY POSTED IN JUNE 2008)


L'auto ad aria è ... volata via


EOLO, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?



VIVAMO IN UN MONDO DOVE CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO È' IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA.


Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace di percorrere 100 km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa –20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 9.000-10.000 euro, nel suo allestimento più semplice. Qualcuno l'ha mai vista in TV?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: un mio conoscente si mise in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si sono avute più notizie. E al sito? Cosa è successo? Provate a digitare www.eoloauto.it ...
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) risolverebbe OGGI un sacco di problemi, è quindi scomparsa senza lasciare traccia. A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.

Come stanno oggi le cose? Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. Ed Eolo Auto Italia? Esiste ancora? Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche ‘corporation’ del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.
Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Shell, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che l'informazione "ufficiale" dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo.
Davvero triste, non credete? E pensare a tutti i grandi politici, uomini di stato, ecc. che continuano a parlare di “terrorismo estremista islamico” …..
Forse non esiste anche un “terrorismo economico”, un “terrorismo culturale”?

http://it.wikipedia.org/wiki/Eolo_(auto)

http://en.wikipedia.org/wiki/Eolo_Car

FLUX AND MUTABILITY (D. Sylvian & Holger Czukay) - 1989


Negli ultimi mesi, o meglio, da un paio d’anni a questa parte, ascolto spesso musica ‘meditativa’, di tipo ‘ambient’. E questo ‘Flux and mutability’ del brillante duo David Sylvian-Holger Czukay (di cui avevo già postato un album ugualmente ipnotico, ‘Plight and premonition’, lo scorso 18 aprile) è il non plus ultra quanto a meditazione e ‘ambiente’. Ed è, a mio parere, migliore di ‘Plight and premonition’.

David Sylvian ha intrapreso, dopo essere stato la figura portante dei Japan, un’originalissima carriera solista, esplorando generi diversi quali l’elettronica, il rock progressivo, la musica d’avanguardia, la ‘ambient’ music e, talvolta, il jazz. Holger Czukay, co-fondatore dei Can, gruppo di rock teutonico attivo a cavallo fra gli anni Sessanta ed i Settanta, ha seguito grosso modo lo stesso percorso artistico di Sylvian.

La collaborazione fra i due artisti ha dato vita a due album: ‘Plight and premonition’ (1988) e ‘Flux and mutability’ (1989).

Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.


I have often listened to meditative, ‘ambient’ music over the past few months (or, I should say, over the past two years). In this regard, ‘Flux and mutability’, released by duo David Sylvian-Holger Czukay (whose ‘Plight and premonition’ – an equally ‘soporific’ album – I posted on April 18th, 2011) is a real masterpiece of such a kind (and, in my opinion, a better album that ‘Plight and premonition’).

After having been the leader of pop group Japan, David Sylvian started a very original solo career, exploring such different genres as electronic pop, progressive rock, avant-garde music, ‘ambient’ music and, though to a lesser extent, jazz. Holger Czukay, co-founder of Can, the kraut-rock band active in the 1960s-1970s, has followed the same artistic path as Sylvian’s.

The collaboration between these two musicians gave rise to two albums: ‘Plight and premonition’ (1988) and ‘Flux and mutability’ (1989).

My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.

TRACK LIST:

1. Flux

2. Mutability

FLUX AND MUTABILITY (David Sylvian & Holger Czukay) – 33.9 MB

http://depositfiles.com/files/lfw6hunpp