lunedì 17 marzo 2008

BARRY LYNDON (STANLEY KUBRICK) - 1975






Dopo tempo immemore, rieccomi con un post dedicato al cinema, ovviamente cinema d’autore: “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick.
“Barry Lyndon” è uno dei film di Stanley Kubrick che preferisco. Senz’altro la raffigurazione più realistica nella storia del cinema e, con tutta probabilità, la pellicola esteticamente più “bella” mai realizzata. “Barry Lyndon” è un adattamento di un romanzo ottocentesco di William Thackeray che parla di un giovane scapestrato irlandese che, grazie alla fortuna e alle sue abilità (talvolta discutibili), ha un’incredibile ascesa sociale, diventando un nobile ma, alla fine, perdendo tutto ciò che aveva acquisito.
Le riprese ebbero luogo in Inghilterra, Irlanda e Germania e il grande regista Kubrick – il mio preferito – seguì e curò ogni scena nei minimi dettagli. L’ampio utilizzo dell’illuminazione artificiale fa sì che ogni scena rappresenti l’equivalente visivo di un quadro dell’epoca. Non a caso, numerose sequenze furono girate esclusivamente a lume di candela, creando effetti di luce unici nel loro genere. Si tratta dell’unico film che testimonia la stupefacente bellezza offerta dalla luce degli enormi lampadari di cristallo che abbellivano le residenze nobiliari di un tempo.
Per raggiungere tali risultati, Kubrick fece ricorso a speciali obiettivi realizzati originariamente niente meno che dall’ente spaziale americano NASA. Tali obiettivi avevano una messa a fuoco tale che, secondo quanto sosteneva Marisa Berenson (il personaggio femminile principale, nel ruolo di Lady Lyndon), gli attori dovevano rimanere immobili durante certi primi piani per evitare di risultare sfuocati.
Si tratta indubbiamente di un capolavoro, pur essendo un film lunghissimo (oltre 3 ore) e con una progressione “lenta”. Tuttavia, le sorprese e i colpi di scena non mancano: combattimenti con la spada, duelli, rapine, saccheggi, scene di guerra, perfino qualche scena di nudo.
“Barry Lyndon” si è aggiudicato quattro Oscar (scenografia, fotografia, costumi, colonna sonora).

After a very, very long time, I’m writing again a new post about cinema – elite cinema, of course: Stanley Kubrick’s “Barry Lyndon”.
“Barry Lyndon” is one of my favorite Stanley Kubrick’s movies. Certainly the most authentic period piece in cinema history, and possibly the most beautiful-looking film ever made. It was adapted from the 19th-century novel by William Thackeray about an 18th-century Irish rogue who, through luck and skill, rises from a modest farmer to a wealthy noble, only to lose it all.
Shooting on location in England, Ireland, and Germany, the meticulous Kubrick made certain every detail was accurate. Extensive use of natural lighting makes each scene the visual equivalent of paintings from that period. Several sequences were shot exclusively by candlelight, creating lighting effects never achieved before or since! This is the only film that demonstrates the true, stunning glory of a huge crystal chandelier's illumination of a palatial room.
To accomplish this visual virtuosity, Kubrick employed specially adapted low-light lenses originally developed by NASA. These lenses had such a shallow focus range that, according to Marisa Berenson (the leading female character as Lady Lyndon), the actors often couldn't move forward or backward at all during certain close-ups, or they would go out of focus.
This cinematic masterpiece may be long and deliberately paced, but it is never boring. In fact, it contains many outstanding elements: a sword fight, three pistol duels, two brawls, two epic combat sequences, armed robbery, stealing, looting, and a couple of nude scenes.
It won Oscars for sets, photography, costumes and music.

1 commento:

paloz ha detto...

Un capolavoro, come del esto tutti i Kubrick. E uno dei pochi film di cui, stranamente, non ho sentito fatidiche 3 ore.