Forse sono in pochi a ricordare che gli Aphrodite's Child (Vangelis Papathanassiou - tastiere; Demis Roussos - voce, basso e chitarre; Lucas Sideras - batteria) realizzarono, nel 1972, un concept album capolavoro dal titolo "666". Un album che i critici e la stampa non valorizzarono come invece avrebbero dovuto fare.
Tuttavia, la fama del trio greco (trapiantato a Parigi, dove ebbe inizio la loro fortuna) è dovuta ad alcuni 45 giri di enorme suggestione lirica ("Rain and tears", "It's five 'clock", "Spring, summer, winter and fall") inseriti a loro volta in album nei quali la tradizione musicale e culturale ellenica si mescola con gli stereotipi del rock (in genere classicheggiante) in voga all'epoca.
L'album che intendo proporre oggi si intitola "End of the world". Pur non essendo un capolavoro, vale comunque la pena ascoltarlo.
Voto personale (scarso / insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto.
Track list:
1. End of the world
2. Don't try to catch the river
3. Mister Thomas
4. Rain and tears
5. The grass is no green
6. Valley of sadness
7. You always stand in my way
8. The shepherd and the Moon
9. Day of the fool
END OF THE WORLD (Aphrodite's child)
1 commento:
Eccome se me li ricordo, poi la voce di Demis Roussos è veramente indimenticabile e molto belle sono i brani: rain and tears, It's Five O'Clock, Spring Summer Winter and Fall ecc.
Ciao
MS
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