Dopo aver postato, qualche giorno fa, una raccolta dei primi successi a 45 giri dei Pink Floyd, eccomi oggi a proporre un'analoga raccolta dei primi single degli Yes, il megagruppo di rock progressivo che annovero fra i migliori del genere.
"Yesterdays", titolo della compilation - nonché "tributo" al nome del mio blog - comprende brani risalenti ai primi due album degli Yes ("Yes" e "Time and a word"), all'epoca in cui il glorioso chitarrista Steve Howe e il poliedrico tastierista Rick Wakeman non erano ancora entrati a far parte della formazione (al loro posto militavano, rispettivamente, Peter Banks e Tony Kaye). Due sono i brani inediti, ovvero, mai comparsi prima su un album: "Dear father" (lato "B" del singolo "Sweet dreams", 1970), ma, soprattutto, "America", esuberante rielaborazione (di 10 minuti e mezzo) del classico di Paul Simon.
Ovviamente, compilation del genere raramente raggiungono i livelli di eccellenza dei capolavori assoluti delle band. In ogni caso, si tratta di materiale "storico" interessante, che evidenzia ancor di più la prodigiosa evoluzione verso il genere progressive che questi gruppi - Yes in primis - hanno avuto.
Brani migliori (secondo me): "America", "Time and a word", "Survival".
Voto personale (scarso / insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Buono.
Track list:
1. America
2. Looking around
3. Time and a word
4. Sweet dreams
5. Then
6. Survival
7. Astral traveller
8. Dear father
YESTERDAYS (YES) - 45,4 MB
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