Dopo la "parentesi" insolita di ieri con i Matia Bazar, eccomi a proporre un album progressive nostrano nel vero senso del termine.
Formato nel 1969 dai fratelli Gianni e Vittorio Nocenzi (entrambi alle tastiere), il Banco del Mutuo Soccorso (comunemente noto come "Banco") comprendeva, nella sua formazione originale, il grande (in tutti i sensi ...) Francesco Di Giacomo (voce), Marcello Todaro (chitarre), Renato D'Angelo (basso) e Pierluigi Calderoni (batteria), oltre ai due fratelli Nocenzi (tastiere).
Il primo album, omonimo, rappresenta ancora oggi uno degli esempi migliori di progressive italiano. Il lavoro successivo - Darwin, per l'appunto - non fece che confermare le indubbie qualità del sestetto romano. In particolare, il lato "A", con soli due brani ("L'evoluzione" - durata: 13'58" - "La conquista della posizione eretta" - durata: 8'41") evidenzia la richezza di timbri, ritmi, variazioni melodiche e invenzioni armoniche. Non che il lato "B" sia da meno: che dire della meravigliosa "750.000 anni fa ... l'amore"? Oppure di "Cento mani e cento occhi"?
Insomma, un album da ascoltare tutto d'un fiato. Un album concept, nella migliore tradizione musicale dell'epoca. Che parla dell'evoluzione dell'uomo - come sottolinea il titolo stesso - intesa come metafora sulla storia e sulle debolezze umane, l'amore, il desiderio di socializzazione, il senso del tempo che passa.
In poche parole, un disco intramontabile.
Voto personale (scarso / insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto.
Track list:
1. L'evoluzione
2. La conquista della posizione eretta
3. Danza dei grandi rettili
4. Cento mani e cento occhi
5. 750.000 anni fa ... l'amore
6. Miserere alla storia
7. Ed ora io domando tempo al Tempo ed egli mi risponde ... non ne ho
DARWIN! (Banco del Mutuo Soccorso) - 63,9 MB
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