martedì 22 luglio 2008

LA SPOSA OCCIDENTALE (LUCIO BATTISTI) - 1990 (RE-POST)


Parlare di Battisti è superfluo: è considerato il personaggio più influente di tutta la musica pop italiana moderna, e ciò dice tutto. Quello che molti ignorano è, invece, la produzione battistiana degli ultimi anni. Nel 1981, Lucio Battisti ruppe il sodalizio con Mogol, optando per un genere sperimentale e originale, basato prevalentemente sull’elettronica. I sei album di questa cosiddetta “seconda fase” della carriera battistiana (“E già”, “Don Giovanni”, “L’apparenza”, “La sposa occidentale”, “Cosa succederà alla ragazza” e “Hegel”) sono stati oggetto di accoglienze e pareri discordanti fra il pubblico e la critica.
L’album che posto oggi è, appunto, “La sposa occidentale” (1990). I testi, affidati al poeta-paroliere Pasquale Panella, si fanno criptici, ermetici, densi di giochi di parole e di doppi sensi, mentre le sonorità diventano sempre più elettroniche col dominio assoluto di una sezione ritmica orientata verso la musica techno. Il canto diverrà impersonale, con la quasi totale scomparsa degli acuti, dell'alternarsi di toni alti e bassi che costituivano il punto di forza del particolare uso della voce di Battisti. I suoi successi degli anni Settanta erano capolavori - punto e basta. Ma anche gli ultimi suoi album (quali “La sposa occidentale”) riescono a trasmettere sensazioni uniche, se vogliamo più “fredde”, “elettroniche” ma, proprio per questo, tali da rispecchiare l’essenza del mondo ultratecnologico in cui viviamo. I brani che prediligo di questo album sono “I ritorni”, “Tu non ti pungi più”, “Potrebbe essere sera” e “Mi riposa”.
Voto personale (scarso / insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto.

It’s no use discussing about Lucio Battisti: he’s considered the most influential song-writer and composer of modern Italian pop music – that’s all! However, a lot of people are not familiar with the albums Battisti released during the last years of his career.
In 1981 Battisti broke the partnership with famous lyricist Mogol (the "Mogol-Battisti" pair was a popular "trade-mark" of Italian pop music - the equivalent of Britain's "Lennon-McCartney" or "John-Taupin"), switching to a more experimental genre often based on electronic instruments. The six albums of his "second period" (“E già”, “Don Giovanni”, “L’apparenza”, “La sposa occidentale”, “Cosa succederà alla ragazza” and “Hegel”) were given a mixed reception from both critics and audiences.
Today I’m posting “La sposa occidentale” (1990). The lyrics (composed by poet-lyricist Pasquale Panella) are considered by some people as weird and often meaningless (others, however, understood the lyrics to be cryptic: a sort of intellectual mind game). As regards the music, Battisti’s singing style turned impersonal, the sound and tunes turned electronic, and the rhytm patterns resemble techno-pop. The many and numerous 70s hits of this artist were pure masterpieces – no doubt about it. Yet, even the latest albums (“La sposa occidentale” among them) convey unique feelings, certainly in a “colder”, “more electronic” style (and this very style does reflect, in my opinion, the essence of the today’s ultra-technological world). Among the songs I like better are “I ritorni”, “Tu non ti pungi più”, “Potrebbe essere sera” and “Mi riposa”.
My personal mark (very poor / poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Fairly good.

TRACK LIST:

1. Tu non ti pungi più
2. Potrebbe essere sera
3. Timida molto audace
4. La sposa occidentale
5. Mi riposa
6. I ritorni
7. Alcune noncuranze
8. Campati in aria

LA SPOSA OCCIDENTALE (LUCIO BATTISTI) - 60,6 MB

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