giovedì 26 gennaio 2012

IL VICE-PREFETTO DI TORINO CHE SI ANNULLA LA MULTA


(In alto: Roberto Dosio, il vice-prefetto aggiunto di Torino che si è auto-annullato una multa che si era giustamente beccato. Fra l’altro, guardatelo nella foto, con sigaretta fra le dita in un ambiente pubblico chiuso. E magari l’ha anche accesa …)


ROBERTO DOSIO, viceprefetto aggiunto di Torino, è indagato per abuso d'ufficio: dopo aver presentato ricorso per una multa stradale, ha accolto lui stesso il ricorso, AUTO-ANNULLANDOSI ALLEGRAMENTE LA SANZIONE. La vicenda è avvenuta nel capoluogo piemontese lo scorso maggio e ha come protagonista il viceprefetto aggiunto, sorpreso dagli agenti alla guida dell’auto del padre senza il contrassegno dell'assicurazione e la carta di circolazione: inevitabile la sanzione di 78 euri.

Alcune settimane dopo aveva presentato ricorso, sostenendo che vi fossero “ragioni di sicurezza ed emergenza, come previsto dall'articolo 4 della legge 689 del 1981". La Polstrada si era opposta ed il 28 settembre scorso il ricorso era stato accolto dalla Prefettura del capoluogo piemontese, con in calce proprio la firma del viceprefetto multato.

Altro tipico esempio di ‘merdaccia d’Italia (in questo caso, 'padana DOC' al 100%, almeno stando al cognome, tipico del Piemonte) che, approfittando della sua posizione di servo di stato e lacchè di regime (secondo la frizzante terminologia che utilizzava certa gente durante gli anni Settanta), ha commesso un abuso, non volendo pagare una multa che gli era stata comminata giustamente.

Al contrario dei comuni cittadini, che le multe le devono pagare eccome, anche se di importi modesti e, talvolta, comminate ingiustamente. Altrimenti, arriva EQUITALIAAAAAAA!

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