venerdì 10 febbraio 2012

LA GIORNATA DEL RICORDO IN ONORE DELLE VITTIME FIUMANE, ISTRIANE E DALMATE - DELLA SERIE, PER MEZZO SECOLO E' STATO MEGLIO NON RICORDARE ...



Oggi è la Giornata del Ricordo.
Ricordo? Cosa c'è da ricordare, domanderà qualcuno? Qualche scadenza? Qualche tassa da pagare?
Stamane, nei due o tre TG che ho seguito di buon'ora, solo qualche vago accenno al 10 febbraio, giornata dedicata a COMMEMORARE I DIECIMILA (QUINDICIMILA??? VENTIMILA???) ITALIANI MASSACRATI DALLA SOLDATAGLIA COMUNISTACCIA CRIMINALE DI TITO, verso la fine dell'ultima guerra (e anche dopo).




Ben altra cosa dalle celebrazioni della giornata della memoria, lo scorso 27 gennaio, quando ci hanno rotto i coglioni per una settimana prima ed una settimana dopo, con la Shoah e tutto quanto ad essa correlato. In quel caso, non bisogna dimenticare - e lo ribadisco anch'io, seriamente, non polemicamente.




Ma delle stragi compiute dai soldati di Tito, il maresciallo della ex-Yugoslavia (proprio quello che il nostro ex-presidente Sandro Pertini abbracciò durante un visita a inizio anni Ottanta, definendolo 'un gran combattente' - me lo ricordo benissimo, come fosse ieri ...) non si è mai saputo nulla fino a pochi anni fa.



(In alto: soldati comunisti di Tito fucilano istriani.)


Da ragazzo avevo sentito vagamente parlare da alcuni parenti (mia bisnonna materna era della Dalmazia) di come fossero 'schifosi' gli yugoslavi ... intendendo comunque ben altro.




Poi, la verità si è fatta strada - come sappiamo, la verità viene sempre a galla, prima o poi. Peccato che ci siano voluti così tanti anni. E, soprattutto, che una certa parte politica abbia sempre fatto finta di niente.



(In alto: martiri delle foibe.)


Nel TG di stamattina, Giorgio Napisan ha commemorato, con il solito stile finto retorico, i caduti, parlando di 'superamento dell'odio storico' con l'amico popolo croato. Non c'entra un cazzo la Croazia - che allora era Yugoslavia, ovvero un paese komunista retto da un dittatore komunista, e a loro va attribuita la responsabilità delle stragi compiute a danno di fiumani, istriani e dalmati.




L'anno scorso a Torino, proprio a pochi passi da casa mia, si è verificato un episodio vergognoso. Una lapide che commemorava i caduti di Fiume, Istria e Dalmazia, presenti in gran numero nel quartiere vicino al mio, è stata danneggiata a pietrate da ... boh, probabilmente, centri sociali o akkozzaglia del genere. Certi giornali cittadini (facile immaginare ...) più che rimarcare l'accaduto, hanno rimarcato il fatto che, il sabato successivo allo sfregio, durante una manifestazione spontanea di protesta, erano presenti alcuni attivisti di Casa Pound.




Che dire???


2 commenti:

Il Centurione ha detto...

Mi unisco al ricordo ed alla memoria cancellata per real politìc

Christomannos ha detto...

Come l'amico Centurione mi unisco al ricordo ed alla memoria.
ciao
Ms