martedì 28 febbraio 2012

LUCA ABBA' E' FUORI PERICOLO



Luca Abba’, il leader anarchico NO TAV folgorato ieri durante l’arrampicata su traliccio dell’alta tensione in Val Susa, è fuori pericolo.

A seguito dell’incidente e della manifestazione spontanea di ieri mattina nella Valle, in tutta Italia si sono succedute decine di manifestazioni in segno di solidarietà con l’anarchico piemontese.
A Roma, blitz di manifestanti alla stazione Termini: danneggiato un Frecciarossa, corteo improvvisato su via Tiburtina e traffico in tilt. Ma le proteste si sono diffuse altrove: in piazza San Babila, a Milano, per protestare contro quello che hanno definito “un violento e infame attacco” contro Abba'. Tafferugli e manganellate a Bologna, dove i manifestanti hanno occupato tre binari della stazione ferroviaria. Occupazione della stazione anche ad Ancona, mentre a Genova e Venezia presidio davante alle Prefetture. Corteo anche a Napoli, a centinaia di chilometri di distanza dalla scena dell’incidente. A Torino, una donna è stata investita da un automobilista che avrebbe cercato di forzare uno dei blocchi stradali messi in atto in Val Susa.




Penso che non ci sia bisogno di ricordare, ancora una volta, LA TOTALE INUTILITA’ DI UN’OPERA COME LA LINEA AD ALTA VELOCITA’. Costi faraonici, per realizzare un’opera che servirà a ben poco. E poi, il pericolo insito nelle opere di scavo che verranno effettuate nella Valle di Susa (vedi presenza di uranio e amianto), il trasporto su rotaia che è andato sempre più calando, ecc. ecc. Per non parlare del fatto che la Val Susa, di per sé piuttosto stretta come vallata, è già attraversata dall’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, dalla Statale 24, dalla Statale 25 e dalla ferrovia Torino-Modane. A proposito, la linea ferroviaria esistente è utilizzata, in relazione al trasporto merci, al 40% delle proprie capacità, tanto per restare in tema di efficienza di trasporti ...

E, come al solito, giornali e giornalisti si sono sbizzarriti sfoderando le loro migliori doti di leccaculismo ‘di parte’. Da un lato, chi difende a spada tratta i manifestanti; dall’altro, chi li criminalizza o, peggio, li ridicolizza, ad esempio “Il Giornale” o, peggio ancora, la palla di lardo Giuliano Ferrara che ieri sera su RAI1 ha ironizzato sulla distribuzione alimentare a ‘chilometri zero’, in riferimento agli abitanti della Val Susa che 'preferirebbero comprare le uova sotto casa' anziché vedere sfrecciare le vetture incubo della linea veloce, impegnate a trasportare mozzarelle che, secondo le parole di Grillo di qualche anno fa, se arrivano a destinazione tre ore dopo non è che ce ne freghi granché.




Piuttosto, perché non ammettono i loro veri intenti? Cioè, realizzare la linea TAV solo ed esclusivamente per gli interessi dei soliti pochi (es. politici, ditte appaltatrici in odore di mafia, ecc.)?

Essere contro la linea ad alta velocità non è questione di parteggiare per la destra, il centro o la sinistra. Si tratta solo di una questione di buon senso. Purtroppo, i media presentano la questione esattamente all’opposto, criminalizzando gli protesta legittimamente e ribadendo il pericolo di un nuovo terrorismo 'nuovo millennio'. Ed è comprensibile che fra coloro che protestano, quando nessuno li ‘caga’, la pazienza prima o poi venga meno.

La violenza genera violenza, non serve a molto, lo ammetto. Se non altro, in certi casi, può aiutare a ‘mantenere le distanze’ …




(The article above deals with an incident that occurred in Valle di Susa, Piedmont (Italy) yesterday morning, when Luca Abba’, a leader of the ‘NO TAV’ protest movement (i.e. the movement opposing the building of the TURIN-LYON high-speed railway line) fell to the ground from a height of 15 meters, after he had climbed up an electricity mains lattice as a sign of protest.
Doctors have said Luca Abba’ does no longer risk dying; however, the incident gave rise to a number of public demonstrations everywhere in Italy, most of them accompanied by riots.)




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