venerdì 16 dicembre 2011

ATTENTI AL PACCO (2)


Nuovo allarme bomba per Equitalia. Una busta sospetta, che in un primo momento si pensava potesse contenere un dispositivo esplosivo, è stata intercettata ieri negli uffici della sede romana del Lungotevere Flaminio e consegnata agli artificieri della questura della capitale. Gli accertamenti della Digos hanno tuttavia escluso che si trattasse di un pacco esplosivo. “Non era un ordigno”, spiega un investigatore. “La busta ritrovata ieri non c'entra nulla con il pacco bomba del 9 dicembre che ha ferito il direttore generale di Equitalia. L'involucro conteneva solo pochi grammi di polvere nera e una miccia che al massimo avrebbe potuto provocare una fiammata ed una breve ustione”.


RIPRENDENDO UN MIO POST DI QUALCHE GIORNO FA, ECCO LA ‘SECONDA RATA’ IN ARRIVO AD EQUITALIA. TERRORISTI, DELINQUENTI CERTAMENTE. MA COME DEFINIRE EQUITALIA? LEGGETEVI QUANTO APPARE SU UN ARTICOLO ODIERNO DE “L’UNIONE SARDA”:


Alla Sos Service di viale Monastir, Cagliari, ha bussato Equitalia: cartella di 62 euro, per un debito di 5 centesimi del 2009. Ben 1.240 volte superiore alla cifra iniziale.

Quando ha visto il contenuto della busta che le ha consegnato il messo, stentava a credere ai suoi occhi. Non sapeva se ridere o piangere Maria Lidia Picchiri, titolare della Sos Service di viale Monastir, un'azienda consorziata con l'Aci per il soccorso stradale 24 ore su 24: Equitalia per un "debito" di 5 centesimi del 2009 le chiedeva 62,03 euro, ben 1.240 volte in più rispetto alla cifra originaria. Oltre il danno, in questi casi bisogna aspettarsi la beffa. Che arriva, spietata e inevitabile. “Quei cinque centesimi in meno sono sicuramente il frutto di un errore materiale dell'impiegato che ha trascritto male la cifra”, spiega l'imprenditrice. “Ma Equitalia non sente ragioni: devo saldare il conto”. Interessi inclusi. E salatissimi …

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