venerdì 21 novembre 2008

THE SOUL CAGES (STING) - 1991


“The soul cages” è il terzo album in studio pubblicato da Sting nel 1991. Pur non essendo granché conosciuto fra il pubblico rock in generale, si tratta di un album concept introspettivo e dalle tematiche alquanto personali: infatti, “The soul cages” trae ispirazione dalla morte del padre dell’artista britannico. All’epoca della perdita del padre, Sting aveva cercato di buttare giù su carta le sue emozioni e i suoi sentimenti, tuttavia fu solo dopo un po’ di tempo, dopo aver superato il dolore, che decise di parlare di quella triste perdita attraverso la musica. Buona parte dei testi parlano di mare: infatti, come racconta lo stesso Sting nella sua autobiografia “Broken music”, il padre avrebbe voluto fare il marinaio. Inoltre, sono presenti riferimenti alla regione di Newcastle, dove Sting visse la sua infanzia.
Il brano che maggiormente mi colpisce è proprio quello d’apertura: “Island of souls", uno dei pezzi più toccanti che abbia mai ascoltato. Il testo narra la storia di Billy, primogenito di una famiglia di operai dei cantieri navali. Il piccolo Billy osserva il padre alle prese con la costruzione di una nave, sognando di fuggire con lui diretto verso mari lontani - un sogno che diventa sempre più vivo allorquando il padre si ammala, con la prospettiva di avere olo più “tre settimane di vita”. In ogni caso, l’album offre in generale un piacevole ascolto e, fra l’altro, comprende due sei singoli di maggior successo pubblicati da Sting: “All this time” e “Mad about you”.
Tutto sommato, “The soul cages” è un lavoro di qualità superiore, realizzato da un musicista che, come gli appassionati di musica e i visitatori meno giovani del mio blog ricorderanno, iniziò la carriera con i Police, uno dei gruppi rock più significativi a cavallo fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.

“The soul cages” is the third studio album by Sting. Released in 1991, despite being a relatively little-known album to casual fans, this is a very personal and introspective concept album, focused on the death of Sting's father. At the time, Sting had developed a writer's block shortly after his father's death; the episode lasted several years, until Sting was able to overcome his affliction by dealing with the death of his father through music. Most of the songs have motifs related to sailing or the seas (Sting's father, according to Sting's autobiography “Broken music”, had always regretted not becoming a sailor). There are also references to Newcastle, the part of England where Sting grew up.
The album opener "Island of souls" is one of the most intense songs I’ve ever listened to. It tells the story of Billy, the first son in a family line of riveters. As he watches the ships his father create set sail, Billy dreams of taking his father along with him to escape by sea; his dreams become more prevalent as his father is injured and given three weeks to live. In any case, the entire album provides a very good listening experience; moreover, it includes two of Sting’s most famous single hits (“All this time” and “Mad about you”).
All in all, a superior work by an artist who, as the older music fans and visitors to this blog will surely remember, started his career with the Police, one of the most important rock bands in the late 1970s and early 1980s.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.

TRACK LIST:

1. Island of souls
2. All this time
3. Mad about you
4. Jeremiah bues (Part 1)
5. Why should I cry for you?
6. Saint Agnes and the burning train
7. The wild, wild sea
8. The soul cages
9. When the angels fall



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