giovedì 27 novembre 2008

BARZELLETTE DEL NORD ... (JOKES FROM NORTHERN ITALY ..)

1.
Palazzo di quattro piani: al primo abitano dei milanesi, al secondo dei pugliesi, al terzo dei
napoletani, al quarto dei siciliani. Una mattina, una forte scossa di terremoto fa crollare il palazzo. Muoiono tutti, eccetto i milanesi.
Perché?
Erano andati a lavorare …

2.
“Cos'hai contro i terroni?”
“Mah … io, il crick …”

3.
“Cosa fanno quattro terroni che si buttano da un grattacielo?”
“Fanno bene!”

4.
Milano. Un napoletano vive in un sottotetto. Un giorno l'abitazione prende fuoco. Il napoletano urla:
“San Gennaro, San Gennaro, aiutami tu!'
Dall'alto compare il Santo:
“Ciro, apri la finestra e lanciati di sotto.”
“Ma San Gennaro, come posso salvarmi così?”
“Fidati Ciro,” risponde il Santo. “Ti salverò io con la mia mano.”
Allora Ciro si lancia dalla finestra ma si sfracella al suolo. Arrivato in Paradiso, San Pietro gli chiede:

“Ciro, che ci fai qui? Ti aspettavamo tra trent'anni.”
“Tutta colpa di San Gennaro," replica Ciro. "La mia casa ha preso fuoco, lui mi ha detto di buttarmi, ma non mi ha afferrato come promesso.”
San Pietro è perplesso. Allora porta Ciro nella stanza dei santi e gli dice di indicare San Gennaro. E Ciro:
“Eccolo, è lui.”
San Pietro va verso il santo e gli dice:
“Ambrogio, quando la smetti di fare il pirla?”

5.
740: cosa rappresenta in Italia?
- A Milano, le tasse.
- A Roma, un modello della Volvo.
- A Napoli, le 8 meno 20.
- A Palermo … 'ma che minchia di calibro è questo?

6.
Al reparto alimentari di un supermercato di Cinisello si presenta un omino con faccia da pignolo e piantagrane, e chiede al commesso mezzo cocomero.
“Un momento solo, signore, devo chiedere una cosa al responsabile.”
Il commesso si avvia verso gli uffici direzionali senza accorgersi che il cliente lo segue. Entra nell'ufficio del responsabile e prorompe:
“Direttore, c'è un cretino di là che mi ha chiesto mezzo cocomero.”
Seguono cenni disperati del responsabile che ha visto il cretino in questione. Il commesso si gira e, senza fare una piega, dice:
“E poi ci sarebbe questo gentleman che sarebbe interessato a prendere l'altra metà …”
Risolta la situazione, il responsabile e il commesso si ritrovano da soli nell'ufficio.
“Giovanotto,” dice il direttore, “stava per combinare un bel disastro, ma non ho potuto fare a meno di ammirare il sangue freddo con cui ne è uscito fuori. Vorrei sapere qualcosa di più sul suo conto. Come si chiama?”
“Mi chiamo Pasquale Quagliarulo, signore, e vengo da Napoli, città di grandi calciatori e grandi mignotte.”
Il direttore:
“Mia moglie è di Napoli …”
Il commesso:
“Ah, sì? E in che ruolo gioca?”

7.
Il mago Otelma incontra un lombardo, un toscano e un napoletano.
“Sono Otelma,” dice. “Se avete un malanno, basta che io vi tocchi e il malanno vi passera subito''.
Il lombardo si rivolge quindi ad Otelma:
“Io ho un reumatismo a questa spalla.”
Otelma gli tocca la spalla e il reumatismo passa.
Poi tocca al toscano:
“Io ho preso una storta e mi fa male questa caviglia.”
Otelma gli tocca la caviglia e il male passa.
Infine, il mago Otelma guarda il napoletano e gli chiede:
“E tu, figliolo, qual è il tuo problema?”
Il napoletano:
“Guagliò, non mi toccare che tengo ancora sei settimane di malattia.”


2 commenti:

Christomannos ha detto...

Bellissima quella di S Gennaro e di S Ambrogio. Comunque mi sa che qualche anonimo ti dirà che sei un razzista.
ciao
Ms

Anonimo Veneziano ha detto...

Certo, Christomannos. Vorrà dire che posterò pubblicamente il mio cognome (meridionalissimo al 100%), così metterò a tacere tutti. Ah, fra non molto una sorpresa: le barzellette sui 'polentoni' (per "par condicio" ...)
ANONIMO VENEZIANO