mercoledì 22 febbraio 2012
STRACQUADANIO E GLI 'SFIGATI' DA 500 EURI AL MESE
Fra i personaggi degni di rientrare nella mia rubrica “Merdacce d’Italia” non poteva mancare Giorgio Stracquadanio, il deputato PdL il quale ha dichiarato che chi guadagna 500 euro al mese è uno ‘sfigato’. Non è la prima volta che Stracquadanio – che, fra l’altro, come cazzo fa ad avere un cognome del genere??? – sostiene posizioni provocatorie e arroganti: ad esempio, quando si dichiarò a favore delle leggi ‘ad personam’. Oppure, ancor peggio, quando si dichiarò a favore dell'uso della prostituzione per fare carriera in politica (e non solo).
Parlando degli ‘sfigati’ che guadagnano 500 euro al mese, Stracquadanio ha aggiunto che in Italia ci sono al massimo poche centinaia di persone che portano a casa tale cifra, aggiungendo di non avere mai guadagnato personalmente così poco perché “da quando ha iniziato a studiare, si è fatto un mazzo tanto, ha lavorato sodo e ha guadagnato molto per merito”. La conclusione è che gli ‘sfigati’ sono tali perché non hanno mai ‘lavorato sodo’ e, quindi, non meritano niente di più. E comunque, a suo dire, sono pochi. Purtroppo, conosco molti giovani che, se proprio non 500 euro, guadagnano poco più ogni mese. E non sono sfigati affatto. In aggiunta molti di loro hanno un diploma o, addirittura, una laurea.
Il povero ‘merdaiolo’ Stracquadanio forse non si rende conto che i tempi sono cambiati, grazie (soprattutto) ai suoi ‘amici’ potenti che hanno sminuito sempre più l’importanza ed il valore del lavoro (valore inteso non solo dal punto di vista etico ma, anche e soprattutto, dal punto di vista del ritorno economico). In poche parole, il ‘vostro’ Stracquadanio quanto pensa che possa guadagnare un diplomato che non riesce a trovare altro e accetta di lavorare (part-time) in un call-center???
L’atteggiamento dello strafottente deputato mi ricorda certi atteggiamenti tipici di un modo di pensare che affonda le sue radici nell’Ottocento, un modo di pensare radicato nella cultura anglosassone. Al riguardo, ho discusso poco tempo fa con un amico vissuto a lungo nel Regno Unito, il quale, vedendomi ‘nelle canne’ (in senso economico) non ha mostrato la ben che minima ‘solidarietà’ nei miei confronti (e dire che è un caro amico di vecchia data). Insomma, come dire, se sei un miserabile è colpa tua: “sei povero perché non ti dai da fare, perché non hai sgomitato abbastanza per farti strada, perché non ti sei fatto amico le persone che davvero contano. In poche parole, proprio come la pensano i ricchi, secondo l'ideologia spietata del liberismo economico. Forse un discorso del genere valeva nei decenni passati: riconosco anch’io che chi non lavorava negli anni Cinquanta, Sessanta e (in parte) Settanta, ad esempio, poteva benissimo essere definito ‘pelandrone’. Ma quello che è capitato dopo è cosa ben diversa: i margini di guadagno, di profitto, si sono ridotti sempre di più per la ‘massa’; al contrario, sono aumentati vertiginosamente per ‘quelli in alto’. Ne so qualcosa io: nel mio lavoro autonomo (che, ahimè, da alcuni mesi è paurosamente calato), pratico le stesse tariffe di quindici anni fa. O meglio, DEVO PRATICARE LE STESSE TARIFFE DI QUINDICI ANNI FA, altrimenti il lavoro lo danno ad altri. Nel mio lavoro, si viene pagati in base ad una determinata ‘quantità’ unitaria. Lo ripeto: mi pagano 8 euri a ‘quantità unitaria (nel 1997, mi pagavano 16.000 lire per la stessa identica quantità).
Ed il mio lavoro è piuttosto specializzato, da ‘laurea’. Vorrei che la merdaccia Stracquadanio lo sapesse. Ovviamente, non guadagno 500 euri al mese: in tal caso, mi sarei già buttato giù da un ponte, visto che ho superato la cinquantina, che so fare il mio lavoro benissimo e che ho venticinque anni d’esperienza consolidata. Di una sola cosa mi rimprovero: non aver conosciuto – o meglio, frequentato – le persone ‘giuste’ nel posto ‘giusto’ al momento ‘giusto’. Ma, pensandoci bene, non ne sarei stato capace ... La mia situazione sarebbe diversa, ora? Forse.
Il discorso è ben diverso. Un discorso semplice: come avveniva due secoli fa, lo sfruttamento da parte dei potenti sta rendendo sempre più poveri le persone che potenti non lo sono. A ben pensarci di uno come Stracquadanio non varrebbe nemmeno la pena di parlare non fosse per il fatto che il liberismo non solo ha vinto negli ultimi decenni sul piano economico ma sta anche facendosi strada nella società, nel modo di pensare della gente. E ciò rappresenta, a mio parere, una minaccia estrema.
A proposito, se vi interessa vedere (o rivedere) l’intervento televisivo di ‘quello lì, andate su:
http://video.corriere.it/stracquadanio-sfigati-500-euro/17e3140a-5996-11e1-b00f-503ee71194ec
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1 commento:
Gli dedicai un bell'articolo anche nel mio blog..è un idiota patentato, presuntuoso e assolutamente senza meriti politici...classista sessista e cafone...il peggio del peggio.
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