venerdì 20 giugno 2008

DEDALUS (DEDALUS) - 1973


I Dedalus sono stati un gruppo rock-jazz originario di Pinerolo (Torino), che ha pubblicato due album prima di sparire nel nulla, oltre ad avere accumulato un discreto numero di spettacoli dal vivo, sebbene non ai livelli delle rock band italiane più famose della prima metà degli anni Settanta. Parteciparono, fra l’altro, al “Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze” organizzato a Napoli nel 1973 e, in quell’occasione, furono indicati da un giornalista come la vera rivelazione del festival.
Il gruppo - da non confondere con un’altra formazione omonima italiana (nota anche come Collettivo Dedalus) dedita al folk con cenni di musica jazz - riveste tuttora un certo interesse fra gli appassionati del genere progressivo. In qualche modo ricordano i Soft Machine, anche se con un’enfasi maggiore sulle tastiere, alle quali si affiancano altri strumenti quali violino, sintetizzatore, chitarra, sax, violoncello, basso e batteria. Inoltre, lo stile dei Dedalus è decisamente più sperimentale e “spaziale” rispetto agli altri gruppi di rock-jazz di casa nostra.
Il loro omonimo album d’esordio che posto oggi ricorda inequivocabilmente i Soft Machine, con l’aggiunta di sperimentazioni “spaziali” - un album che rappresenta una piccola perla psichedelica la quale coglie l’essenza del rock-jazz con numerosi richiami all’effettistica ipnotico-sperimentale.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto/Ottimo.

Dedalus were a jazz-rock group from Pinerolo, near Turin, who released two albums before disappearing, and also had a good live activity despite being very far from the most important Italian rock groups of the time. After their live show at the “Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze” held in Naples in 1973, they were described by a popular journalist as the revelation of that festival.
Dedalus - not to be confused with another Italian band called ‘Dedalus’ (a.k.a. Collettivo Dedalus) who mix folk with jazz - still keep a high public profile among prog rock fans. Evoking Soft Machine but with an emphasis on keyboards, they use the violin, synthesizer, guitar, sax, cello, bass and drums, yet their style is more experimental and “spacey” than other Italian jazz-rock bands.
The eponymous first LP was their most Soft Machine-like album, featuring some particularly spacey experimentation - one of those 1970s psychedelic treasures catching the essence of jazz-rock with heavy grooves and hypno/experimental effects.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Fairly/Very good.

DEDALUS (1973):

Fiorenzo Bonansone - piano elettrico, sintetizzatore, violoncello (electric piano, synthesizer, cello)
Marco Di Castri - chitarre, sax tenore, percussioni (guitars, tenor sax, percussions)
Furio Di Castri - basso, percussioni (bass guitar, percussions)
Enrico Grosso - batteria e percussioni (drums and percussions)

TRACK LIST:

1. Santiago
2. Leda
3. Conn
4. C.T.6
5. Brilla

DEDALUS (DEDALUS) - 82,3 MB

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