Il secondo album realizzato dai Colosseum, "Valentyne Suite" sarebbe, tutto sommato, passato inosservato - o quasi - se l'ascolto si fosse limitato unicamente al lato A. Ma è proprio l'omonima suite, che occupa l'intero lato B del vinile originale, a fare di questo disco uno dei capolavori del rock progressivo. Rock nel quale si mescolano tratti dal vago sapore jazz. Considerando l'anno di pubblicazione (1969), "Valentyne suite" rappresenta uno dei tentativi (meglio riusciti) di dare forma a una suite, ovvero un unico "brano" (suddiviso in più sezioni) a imitazione delle opere di musica classica.
Come ho detto poco fa, l'interesse dell'album si concentra prevalentemente sulla lunga composizione omonima. Per il resto, quattro brani "senza infamia e senza lode". Da ascoltare, comunque.
N.B. L'album è postato in versione unsplit (non "splittata").
Voto personale (scarso / insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo (solo per la suite); Distinto (l'album per intero).
Formazione Colosseum (1969):
Dick Heckstall-Smith: sassofono
Jon Hiseman: batteria e percussioni
Dave Greenslade: tastiere
James Litherland: chitarre, voce
Tony Reeves: basso, voce
Track list:
1. The kettle
2. Elegy
3. Butty's blues
4. The machine demands a sacrifice
5. Valentyne suite: a) January's search; b) February's Valentyne; c) The grass is always greener
VALENTYNE SUITE (COLOSSEUM) - 41,5 MB
torno giovane....ho consumato una puntina sulla suite....e a moh di feticcio possiedo ancora il vinile...;)zero
RispondiEliminaAnch'io avevo l'originale in vinile. Ma lo prestai a una tr**a ultrafiga di nome Barbara (appassionata dei Colosseum), nella speranza di entrare nelle sue grazie e potermela trom***e. Non solo non me la sono trom***a, ma non ho mai più rivisto il prezioso LP.
RispondiEliminaCose della vita ...
ANONIMO VENEZIANO