sabato 29 marzo 2008

A CABINET OF CURIOSITIES (PAUL ROLAND) - 1987


RE-UPLOAD DI UN ALBUM POSTATO TEMPO FA, IL CUI LINK È RISULTATO "CIMITO": “A CABINET OF CURIOSITIES” DI PAUL ROLAND - UNA VERA “CHICCA” PER INTENDITORI.

Esattamente vent'anni fa veniva pubblicato questo album - che se in tutta Italia lo hanno ascoltato 1000 persone sono anche troppe ... (ma questo lo penso io).
Paul Roland, musicista e scrittore invaghito di letteratura ottocentesca, esoterismo e musica classica, ha infatti l'aria di essere il tipico artista che si trova sperduto nel secolo sbagliato, nel posto sbagliato e che, forse, fa anche il mestiere sbagliato.
Premesso ciò, perché postare allora il suo album "A cabinet of curiosities"?
Semplicemente perché è un'opera di rara bellezza. Come definire lo stile di Roland? Neofolk-psichedelico-gotico .... Mah, chissà. Strumenti acustici e archi si amalgamano, dando vita a pezzi di breve durata, intimisti e riflessivi. Su tutti, secondo il mio gusto, svettano "Wyndham hill", "Walter, the occultist", "Madhouse" e "Jumbee".
Voto personale (scarso / insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto/Ottimo.


RE-UPLOAD OF AN ALBUM POSTED A LONG TIME AGO, THE LINK OF WHICH PROVED TO BE A BAD ONE: A CABINET OF CURIOSITIES” BY PAUL ROLAND - A REAL GEM FOR CONOISSEURS.

This album, which is likely to have been listened to, in Italy, by some 1,000 persons altogether (or, at least, this is what I think) was released exactly twenty years ago.
A musician and writer fond of Nineteenth-Century literature, exoticism and classical music, Paul Roland looks like the typical artist living and being lost in the wrong century and the wrong place and, perhaps, doing the wrong job.
That being stated, why post his album "A cabinet of curiosities", then? Simply because it's an album of rare beauty. How could one label Paul Roland's music? Gothic-psychedelic-neofolk ... Who can tell? Acoustic instruments and strings blend with one another, giving rise to brief, thoughtful and broody songs. Best tracks (in my opinion): "Wyndham hill", "Walter, the occultist", "Madhouse" and "Jumbee".
My personal mark (very poor / poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Fairly good/Very good.

TRACK LIST:

1. Madhouse
2. Wyndham hill
3. Jumbee
4. Gary Gilmore's eyes
5. Burn
6. Stranger than strange
7. Walter, the occultist
8. Demon in a glass case
9. Green glass violins
10. Berlin
11. Cairo
12. Madame guillotine (BONUS TRACK)
13. Madeleine (BONUS TRACK)
14. Gabrielle (BONUS TRACK)
15. Happy families (BONUS TRACK)

A CABINET OF CURIOSITIES (PAUL ROLAND) - 70,5 MB

RED (KING CRIMSON) - 1974


“Red” è probabilmente l’album più sottovalutato dei King Crimson, l’ultima loro registrazione in studio degli anni Settanta nonché l’ultimo disco antecedente lo scioglimento provvisorio decretato dal leader Robert Fripp. Dopo che la formazione dell’album precedente (“Starless and Bible black” si era ridotta da quintetto a quartetto, anche il violinista David Cross ritenne opportuno andarsene, riducendo in tal modo i King Crimson ad un trio.
Se, da un punto di vista musicale, “Red” somiglia molto all’album precedente, la sua produzione avvenne in modo diverso dai precedenti album dei Crimson, dando vita ad un sound che maggiormente si avvicinava alle grintose esibizioni live del gruppo. Si tratta di un disco molto più “duro” rispetto alla precedente discografia frippiana: tutti i brani sono fantastici (ad eccezione, secondo me, di “Providence”, la cui struttura “free” conduce decisamente a nulla), insomma un disco progressive di ottimo livello. “Red” e “One more red nightmare” evidenziano al meglio la potenza chitarristica di Fripp, mentre “Starless” è a dir poco meravigliosa, uno dei pezzi migliori che abbia mai ascoltato in vita mia.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.

“Red” is probably the most over-rated album from Crimson. It was their last recording of the 1970s and the last before the lead member Robert Fripp temporarily disbanded the group. As the previous album line-up had been reduced from a quintet to a quartet, David Cross also had left reducing Crimson down to a trio. While musically similar to its predecessor “Starless and Bible black”, “Red” was produced very differently from previous King Crimson albums, resulting in what the band members felt was a better approximation of their aggressive live sound. This one is much more heavy than all other King Crimson albums. And the songs are fantastic (except for “Providence”, with its free-form structure ending in nothing) - best quality prog. “Red” and “One more red nightmare” show all the power of Fripp’s guitar, and “Starless” is marvellous, one of the best songs I’ve ever heard.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.

KING CRIMSON (1974):

Robert Fripp - chitarre, mellotron (guitars, Mellotron)
John Wetton - basso, voce (bass guitar, vocals)
Bill Bruford - batteria e percussioni (drums and percussions)

OSPITI (ADDITIONAL MUSICIANS):

David Cross - violino (violin)
Mel Collins - sax (saxophone)
Ian McDonald - sax (saxophone)
Robin Miller - oboe (oboe)
Marc Charig - cornetta (cornet)

TRACK LIST:

1. Red
2. Fallen angel
3. One more red nightmare
4. Providence
5. Starless

RED (KING CRIMSON) - 54,8 MB

giovedì 27 marzo 2008

IN A PALESPORT HOUSE - LIVE (GENTLE GIANT) - 1973


Quando i Gentle Giant tennero questo concerto al Palasport di Torino, avevo appena 12 anni ed ero quindi troppo giovane per andare a vedere i gruppi rock dal vivo, considerando anche i disordini che caratterizzavano queste manifestazioni all’epoca (vedi “Autonomi” ed elementi del genere …).
È dunque con estremo interesse ed orgoglio che ho deciso di postare questa ennesima rarità “live”. Davvero un peccato che, tanto per cambiare, la qualità della registrazione sia mediocre, soprattutto all’inizio: parti vocali che sovrastano gli altri strumenti, batteria poco udibile, ecc. I primi sette brani fanno parte del concerto che i Gentle Giant tennero nel gennaio 1973 a Torino, gli ultimi due fanno parte di uno show televisivo.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.

When Gentle Giant played this gig at Turin “Palasport” (“Palazzetto dello Sport”), I was only 12 years old and, therefore, I was too young to go to rock concerts, also considering the riots that would usually take place when such concerts were held (for instance, when extreme left-wing protesters would try to break into the concert venue without getting their tickets, assuming that "young people had the right to see their favourite rock band playing live without paying any money ...").
Therefore I’m taking a great interest and pride in posting this Gentle Giant’s live rarity. It’s a real pity the recording quality is quite poor, as usual with these "unofficial" albums: especially at the beginning, the vocals overwhelm the other instruments playing, the drumming can be barely heard, etc. Tracks #1 to #7 were played at the Turin concert, whereas tracks #8 and #9 were played at a TV live show.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.

GENTLE GIANT (1973):

Gary Green - chitarre, percussioni (guitars, percussions)
Kerry Minnear - tastiere, vibrafono, percussioni, violoncello, sintetizzatore Moog, voci (keyboards, vibraphone, percussions, cello, Moog, lead and backing vocals)
Derek Shulman - voce, sassofono (lead vocals, sax)
Phil Shulman - sassofoni, tromba, mellophone, voci (saxes, trumpet, mellophone, lead and backing vocals)
Ray Shulman - basso, violino, chitarre, percussioni, voci (bass, violin, guitar, percussions, vocals)
John Weathers - batteria e percussioni, xilofono (drums and percussion, xylophone)

TRACK LIST:

1. The runaway (JANUARY 1973 TURIN CONCERT)
2. Way of life (JANUARY 1973 TURIN CONCERT)
3. Funny ways (JANUARY 1973 TURIN CONCERT)
4. Knots (JANUARY 1973 TURIN CONCERT)
5. The advent of Panurge (JANUARY 1973 TURIN CONCERT)
6. Nothing at all (JANUARY 1973 TURIN CONCERT)
7. Plain truth (JANUARY 1973 TURIN CONCERT)
8. Knots (TV LIVE SHOW)
9. The advent of Panurge (TV LIVE SHOW)

IN A PALESPORT HOUSE - LIVE (GENTLE GIANT) - 157 MB

CHE GAMBE ... (NICE LEGS)



FREDDURE SUI MUSICISTI (2) - WITTICISM ON MUSICIANS (2)

Dopo il post iniziale del 18 marzo dedicato alle freddure sui musicisti, ecco un’altra serie di battute memorabili alle spalle dei miei colleghi.

A NOTE FOR FOREIGN VISITORS
Here’s the second post dedicated to jokes about musicians. Once again I won't translate them into English: in fact, they're based on puns that make sense only in Italian and, above all, refer to situations typical of the circles of musicians living and performing in Italy.


“Come si fa a capire se un batterista ha finito le parole crociate?”
“Se tutti i quadratini sono stati colorati.”


Ho chiesto al mio batterista di farmi lo spelling di Mississippi.
Lui mi ha chiesto:
“Quale? Il fiume o lo stato?”


“Qual è la differenza fra una soprano e una toilette?”
“La toelette non cerca di starti dietro dopo che l’hai usata …”


Qual è il nome di battesimo del grande compositore russo Mussorgsky?
a) Schiv
b) Riservat
c) Modest


“C’è differenza fra il suono di un clarinetto e i lamenti di un gatto in calore?”

“Sì, ma solo se il gatto è in buona salute.”

MANUALE DI YOGA: LEZIONE 4 - PARTE 1 (A MANUAL OF YOGA: LESSON 4 - PART 1)







Dopo alcuni mesi, rieccomi di nuovo a proporvi un’altra lezione di yoga, facendo seguito ai post precedenti di questa serie in data 25 marzo, 30 marzo, 5 aprile, 4 maggio, 4 giugno e 5 novembre 2007 (rispettivamente lezione 1/parte 1, lezione 1/parte 2, lezione 2/parte 1, lezione 2/parte 2, lezione 3/parte 1, lezione 3/parte 2).
Ricordo ancora una volta di sottoporsi a controllo medico (soprattutto il cuore e la pressione sanguigna) prima di iniziare le sedute.

After a few months, here’s to you another set of yoga exercises, following the previous posts dated March 25th, March 30th, April 5th, May 4th, June 4th and November 5th 2007 (lesson 1/part 1, lesson 1/part 2, lesson 2/part 1, lesson 2/part 2, lesson 3/part 1 and lesson 3/part 2, respectively).
Please be reminded once again that you should contact your doctor and have a medical check-up (especially your heart conditions and blood pressure) before doing yoga exercises.

mercoledì 26 marzo 2008

THE BEST OF MATT BIANCO (MATT BIANCO)


I Matt Bianco non sono certo un gruppo progressive, tuttavia erano una delle mie band preferite a fine anni Ottanta. Nacquero nel 1982 su iniziativa di Mark Reilly, Danny White, Toto Poncioni e la cantante polacca Basia, dopo che Reilly e White avevano abbandonato il gruppo “pop-art” Blue Rondo a la Turk. L’album d’esordio “Whose side are you on?” proiettò immediatamente e sorprendentemente la band all’attenzione del pop internazionale, grazie al loro azzeccato mix di ska, jazz e soul, il tutto abbinato all’originale voce di Basia – un cocktail del tutto originale a quell’epoca. Il look anni Cinquanta e l’uscita di due videoclip di indubbia efficacia contribuirono al successo planetario del Matt Bianco.
La formazione originale cessò di esistere – senza contrasti interni, va sottolineato – dopo l’uscita del primo album, così Mark Reilly si unì all’ex-tastierista dei Wham Mark Fisher, continuando a produrre dischi con il nome Matt Bianco e attingendo a nuovi stili musicali quali la bossa nova, la salsa e il pop leggero. Dal 1991 la band, tuttora attiva, registra e produce gli album in uno studio proprio, con l’aiuto di ottimi musicisti.
Nel 2004 Mark Fisher ha abbandonato il gruppo; a seguito di ciò, Mark Reilly ha ricostituito la formazione originale con Basia e Danny White, firmando un contratto con la Emarcy Records e pubblicando il dodicesimo album dal titolo “Matt’s mood”, accolto favorevolmente sia dal pubblico (registrando il tutto esaurito ovunque) sia dalla critica.
Una compilation davvero gradevole – un ottimo mix di pop elettronico, ritmi latini e parti cantate.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.

Matt Bianco are no prog rock band indeed, yet they were one of my favourite pop groups in the late 1980s. They were founded in 1982 by Mark Reilly, Danny White, Toto Poncioni and background vocalist Basia, just after Reilly and White left art-poppers Blue Rondo a la Turk. Their first album, “Whose side are you on?” turned them overnight into superstars, as their mixture of ska, jazz and soul, mixed with Basia’s impressive and sophisticated vocal harmonies, was unheard in 1983. Their 1950s black-and-white styling, mixed with postmodern flair and a couple of snappy videos helped as well.
The original lineup split amicably after the release of their first album and Mark Reilly teamed up with ex-Wham keyboarder Mark Fisher and continued to work under the name Matt Bianco, extending the range of their music to bossa nova, salsa and plain pop. Since 1991 they have been recording and producing their albums in their own two studios with the help of an impressive cast of studio musicians, releasing their records to an excited audience, continuing their impressive careers.
In 2004 Mark Fisher took a hiatus from Matt Bianco and Mark Reilly reunited with Basia and Danny White and signed with Emarcy records to record their 12th album, “Matt’s mood”. The following tour found one sold-out crowd after the other in the U.S. and was received with excellent reviews.
A very likeable compilation, providing a perfect blend of electronic pop, Latin rhythms and godd sound singing.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.

MATT BIANCO (1983-2004):

Mark Reilly - voce (vocals)
Danny White - tastiere (keyboards)
Basia Trzetrzelewska - voce (vocals)
Kito Poncioni - basso (bass)
Mark Fisher - tastiere (keyboards)

TRACK LIST:

1. Don't blame it on that girl
2. Yeh yeh
3. Half a minute
4. More than I can bear
5. Sneaking out the back door
6. Fire in the blood (7\" mix)
7. Good times
8. Matt's mood
9. Get out of your lazy bed
10. Wap bam boogie
11. Dancing in the street
12. Whose side are you on?
13. Say it’s not too late
14. Nervous
15. We've got the mood (Matt's mood ‘90)
16. Fire in the blood (12\" mix)

THE BEST OF MATT BIANCO (MATT BIANCO) - 66,7 MB

CLASSIFICHE ALBUM E 45 GIRI ITALIANI (4) - ITALIAN ALBUM AND SINGLE HIT CHARTS (4)


Dopo il post di una settimana fa dedicato alla classifica degli album più venduti in Italia nel 1972, torniamo ai 45 giri, andando però avanti nel tempo: 1981.
La classifica di oggi (settimana del 21 febbraio 1981) dimostra come il rock progressivo e il beat siano ormai un lontano ricordo. Non mancano comunque i “nomi eccellenti”: Stevie Wonder, Dire Straits, John Lennon. E ovviamente, in un paese come il nostro, non potevano mancare personaggi del calibro di Claudio Cecchetto e i Ragazzi Dai Capelli Rossi …

After last Wednesdy’s post dedicated to the charts of the best-selling LPs in Italy in 1972, let’s go back to the hit charts of 1981.
Today’s chart shows the single hits best sold in Italy during the week ending on February 21st. Of course, the golden era of beat and progressive rock was over by then; in any case, a few outstanding rockers can be found, e.g. Stevie Wonder, Dire Straits and John Lennon. Unfortunately, typical Italian common people’s run-of-the-mill favourites are also features, such as “Anna dai capelli rossi” (Ragazzi Dai Capelli Rossi ) and “Gioca Jouer” (Claudio Cecchetto) …


CLASSIFICA 45 GIRI, 21 FEBBRAIO 1981 (fonte: Ragazza In)

1) MASTER BLASTER (Stevie Wonder)
2) WOMAN IN LOVE (Barbra Streisand)
3) CERVO A PRIMAVERA (Riccardo Cocciante)
4) ANNA DEI CAPELLI ROSSI (I Ragazzi dai Capelli Rossi)
5) MALEDETTA PRIMAVERA (Loretta Goggi)
6) TUNNEL OF LOVE (Dire Straits)
7) (JUST LIKE) STARTING OVER (John Lennon)
8) PER ELISA (Alice)
9) THE WINNER TAKES IT ALL (Abba)
10) GIOCA JOUER (Claudio Cecchetto)

IMMAGINI DEL PIEMONTE - 3 (PICTURES FROM PIEDMONT - 3)





















Terza raccolta di immagini del Piemonte, esattamente ad una settimana di distanza dal post precedente. E visto che il Piemonte è soprattutto montagna, eccovi alcune immagini della Valle di Susa, una vallata che conosco come le mie tasche.
Ho volutamente tralasciato località famose come Sestriere, Cesana e Claviere. Infatti, seppur incluse nel comprensorio della Valle di Susa, le presenterò prossimamente insieme alle immagini dedicate alla Val Chisone.
Dall’alto verso il basso: 1) Cartina della Valle di Susa; 2) Cartina della Bassa Valle di Susa; 3) Cartina dell’Alta Valle di Susa; 4) Bardonecchia; 5) Colle delle Finestre (collega la Valle di Susa con la Val Chisone); 6) Lago del Moncenisio; 7) Valico del Moncenisio (collega Italia e Francia); 8) Sacra di San Michele (PARE ABBIA ISPIRATO "IL NOME DELLA ROSA" DI UMBERTO ECO ...); 9) Scalinata di accesso alla Sacra di San Michele; 10) Forte di Exilles; 11) Susa - Rovine romane; 12) Susa - Cattedrale di San Giusto; 13) Susa - Fontana del Diavolo; 14) Abbazia di Novalesa; 15) Chiomonte; 16) Rocciamelone; 17) Laghi di Avigliana; 18) Orrido di Chianocco; 19) Tramonto sui monti della Valle di Susa; 20) Beaulard.

This is the third post dedicated to the pictures from Piedmont, exactly one week after the previous post. The name “Piedmont” means “at the foot of the mountains”, so I’m posting another set of mountain pictures, more particularly the mountains of Valle di Susa, a valley which I know very well.
I have left out some famous resorts such as Sestriere, Cesana and Claviere. In fact, though they are included in the Valle di Susa district, I’m going to present pictures of these places in a forthcoming post dedicated to Val Chisone.
Top to bottom: 1) Map of Valle di Susa; 2) Map of Bassa Valle di Susa (“Lower Valle di Susa”); 3) Map of Alta Valle di Susa (“Upper Valle di Susa”); 4) Bardonecchia; 5) Colle delle Finestre (literally, “Windows’ Pass”, connecting Valle di Susa with Val Chisone); 6) Lago del Moncenisio (Lake of Moncenisio); 7) Valico del Moncenisio (mountain border pass connecting Italy and France); 8) Sacra di San Michele (“Abbey of St. Michael” - IT APPEARS ITALIAN NOVELIST-ESSAYIST UMBERTO ECO TOOK INSPIRATION FROM IT WHEN HE WROTE HIS TOP-SELLING NOVEL "THE NAME OF THE ROSE"); 9) Scalinata di accesso alla Sacra di San Michele (Access stairs to Sacra di San Michele); 10) Forte di Exilles; 11) Susa - Rovine romane (Susa - Roman ruins); 12) Susa - Cattedrale di San Giusto (Susa - St. Giusto Cathedral); 13) Susa - Fontana del Diavolo (Susa - “The Devil’s Fountain”); 14) Abbazia di Novalesa (Abbey of Novalesa); 15) Chiomonte; 16) Rocciamelone; 17) Laghi di Avigliana (Lakes of Avigliana); 18) Orrido di Chianocco (Chianocco gorge and ravine); 19) Tramonto sui monti della Valle di Susa (Sunset on the Valle di Susa mountains); 20) Beaulard.

sabato 22 marzo 2008

1971-72 L'INIZIO - TOUR ITALIANO (PREMIATA FORNERIA MARCONI) - 1971-72


Ve la immaginate la Premiata Forneria Marconi suonare delle cover, ad esempio dei King Crimson o Jethro Tull?
Ed è proprio quello che facevano a inizio carriera, come testimonia questo album “rarità” contenente parte di un loro concerto risalente grosso modo al 1971-72.
A quanto pare, la formazione doveva essere ancora quella originaria del fortunato album d’esordio “Storia di un minuto” (vedere post del 26 febbraio 2008). Purtroppo la qualità sonora lascia a desiderare. Ciò non toglie che questo “1971-72 L’inizio - Tour italiano” sia un album da ascoltare con attenzione e curiosità, non solo per le cover che contiene ma anche per l’ampio spazio riservato alle parti improvvisate.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.

Would you fancy Italian prog rock band Premiata Forneria Marconi (a.k.a. P.F.M.) playing cover songs, e.g. songs originally released by King Crimson or Jethro Tull?
Well, this is what P.F.M. used to play when they started their career, as witnessed by this “rarity” album containing a part of one live performance of theirs dating back to approximately 1971-72.
Apparently, the line-up was the same as the one who recorded the excellent debut album “Storia di un minuto” (see my post dated February 26th, 2008). Unfortunately, the sound quality is somewhat poor. In spite of this, “1971-72 L’inizio - Tour italiano” is an album worth listening to carefully and with a “curious” spirit, due both to the aforesaid cover songs and the great deal of improvised sections.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.

PREMIATA FORNERIA MARCONI (1971-72):

Mauro Pagani - flauto, ottavino, violino, voce (flute, ottavino, violin, vocals)
Franco Mussida - chitarre elettriche e acustiche, mandoloncello, voce (electric & acoustic guitars, mandoloncello, vocals)
Flavio Premoli - organo, pianoforte, mellotron, clavicembalo, sintetizzatore Moog, voce (organ, piano, mellotron, harpsichord, Moog synthesizer, vocals)
Franz Di Cioccio - batteria e percussioni, sintetizzatore Moog, aggeggi, voce (drums and percusisons, Moog synthesizer, devices, vocals)
Giorgio Piazza - basso, voce (bass, vocals)

TRACK LIST:

1. 21st century schizoid man (by King Crimson - In the court of the crimson king)
2. My God (by Jethro Tull - Aqualung)
3. Pictures of a city (by King Crimson - In the wake of Poseidon)
4. Bollate guitar jam
5. Bollate keyboard jam
6. Bourée (by Jethro Tull - Stand up)
7. Bourée jam
8. La carrozza di Hans
9. Dove … quando

1971-72 L'INIZIO - TOUR ITALIANO (PREMIATA FORNERIA MARCONI) - 69,5 MB

BUONA PASQUA! (HAVE A HOLY AND HAPPY EASTER!)








Come mia consuetudine, mescolo sacro e profano anche per gli auguri pasquali: satira e infantilismo, passione animalista e nonsense.
Del resto, questa è la natura dell'uomo: fede, desiderio, polemica, amore per gli animali e i bambini, voglia di ridere e scherzare.
Forse l'uomo non è stato creato a Sua immagine e somiglianza???

My best wishes to you all for a holy and happy Easter. As usual, I'm mixing up the sacred and the profane, the humorous and the childish, the love for animals and the nonsense.
After all, this is the human nature: faith, desire, argumentativeness, affection for kids and animals, a mood for laughing and joking.
God created man in His own image and likeness, didn't he???

BASTA CON QUESTE PORCATE! (STOP WITH THIS KILLING!)


1) UN MONDO SEMPRE PIÙ … GIALLO

Per favore, ascoltiamo l'urlo del popolo Tibetano!
Il governo cinese è menzognero e ha invaso un paese ricco d'acqua e in posizione strategica per motivi di avidità. Dunque, ancora una volta (vedi l’America in Iraq), gli interessi economici vengono camuffati dietro stupide motivazioni ideologiche o di ordine pubblico.
Inoltre, la Cina sta pianificando una supremazia mondiale e sta penetrando in tutti i sistemi occidentali in modo illegale e mafioso.


NON ANDIAMO PIÙ A MANGIARE NEI RISTORANTI CINESI!
NON COMPRIAMO PIÙ PRODOTTI CINESI!


2) MASSACRO DI GATTI E CANI IN VISTA DEI GIOCHI DI PECHINO 2008

Per mostrare un paesaggio 'pulito' in occasione delle Olimpiadi, il governo cinese sta attuando un vero e proprio massacro di cani e gatti randagi. Vengono catturati nelle strade, deportati in mattatoi in periferia e ammazzati barbaramente.
I cinesi, fra l’altro, non sono nuovi ad atrocità su bestione indifese. Andate su
www.zampette.it/pellcina/pellicce_cina.htm tanto per farvene un’idea.
C'è necessità di molte firme per presentarle all'ambasciata cinese di Roma. Facciamo capire a 'sti gialli del cazzo che gli italiani sono indignati!
Firma anche tu su:
http://www.firmiamo.it/sign/list/sterminiogatticinesixolimpiadi

Grazie!


1) THE WORLD IS TURNING … YELLOWER AND YELLOWER

Please, let’s not turn away from the Tibetan people!
The Chinese government is telling a lot of lies: they actually have invaded a country rich in water resources and situated in a strategic position. Once again - just like the USA have occupied Iraq on their would-be “peace mission” - big countries’ economic interests are camouflaged with unlikely ideological or law-and-order reasons.
Moreover, the Chinese are planning a worldwide supremacy and are penetrating all Western markets by illegal, mafia-like ways and means.


LET’S NOT GO TO CHINESE RESTAURANTS ANY MORE!
LET’S NOT BUY CHINESE PRODUCTS ANY MORE!


2) CATS AND DOGS SLAUGHTERED IN VIEW OF BEIJING 2008 OLYMPIC GAMES

In order to present a ‘clean’ country to the world media in view of Beijing 2008 Olympic Games, the Chinese government are promoting a real massacre of stray cats and dogs – these poor pets are caught in the streets, then they are taken to slaughterhouses and killed cruelly.
Among other things, the Chinese do know well what cruelty against animals is about. Go to
www.zampette.it/pellcina/pellicce_cina.htm and you’ll realize what I’m talking about.
We need a lot of people to put their signatures in protest of this. The list of signatory will be handed over to the Chinese embassy in Rome. Let the bastard yellows know how furious the Italian people are angry at such a terrible killing.
Please visit and joint the list of signatures at:

Thanks a lot!

THE SEVEN SEASONS - CONCERTO GROSSO N° 3 (NEW TROLLS) - 2007


“The seven seasons” rappresenta il compimento di un ambizioso progetto iniziato dai New Trolls nel lontano 1971: “Concerto grosso n° 1”, seguito nel 1976 da “Concerto grosso n° 2”. Ad oltre trent’anni di distanza, i membri fondatori dei New Trolls Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo realizzano dunque “The seven seasons - Concerto grosso n° 3”. Al loro fianco, oltre ad un gruppo di valenti musicisti (compresa una sezione d’archi), figurano Shel Shapiro (curatore dei testi in inglese) e Franz Di Cioccio (Premiata Forneria Marconi), produttore esecutivo.
Definire “The seven seasons” una mera operazione commerciale all’insegna della nostalgia è del tutto riduttivo. La formazione attuale comprende ottimi musicisti oltre, ovviamente, ai due membri fondatori dei New Trolls: Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo. Quest’ultimo, purtroppo, si limita a prestare la sua voce - peraltro ancora ottima ed apprezzata dai fan - essendo impossibilitato a suonare la chitarra dopo un terribile incidente d’auto a causa del quale ha perso l’uso del braccio sinistro (lo scorso novembre ho assistito al loro concerto qui al Palazzetto dello Sport di Torino, ed è stato tristissimo vederlo in quelle condizioni, seduto su una sedia speciale per disabili e sorretto dai compagni del gruppo mentre lasciava il palco). L’album offre interessanti spunti creativi, oltre all’immancabile alternarsi di momenti orchestrali e spunti di rock puro, secondo la migliore tradizione dei precedenti “Concerto grosso”.
Il brano d’apertura, “The knowledge”, è di fatto una “quasi-fotocopia” del primo movimento di “Concerto Grosso n° 1”, mentre il seguente “Dance with the rain” è una splendida e delicata ballata basata sul canto, sulla chitarra classica e sul flauto di Vittorio De Scalzi. Il seguito dell’album non è da meno, ad esempio “Future joy” (con un assolo incantevole di violoncello), “One magic night” (tipica aria melodica italiana, nella quale la voce di Vittorio De Scalzi si alterna a quella della soprano Madelyn Monti, la quale canta in italiano), “The season of hope" (inizialmente duetto fra pianoforte e viola, quindi brano dal sapore progressive e jazzato) e, infine, “Simply angels” (a mio parere, il pezzo più azzeccato di tutto l’album, quello che maggiormente si avvicina al rock progressivo degli anni Settanta, con cambi di tempo e armonie vocali ottimamente distribuite).
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Ottimo.

“The seven seasons” is the natural accomplishment and completion of an early project started by New Trolls in 1971: “Concerto grosso n° 1”, followed by “Concerto grosso n° 2” (1976). More than 30 years later, New Trolls’ founding members Vittorio De Scalzi and Nico Di Palo have thus released “The seven seasons - Concerto grosso n° 3”, with the collaboration of a group of very good musicians (including a string section) as well as Shel Shapiro (English lyrics) and Premiata Forneria Marconi’s Franz Di Cioccio (executive producer).
It would be unfair define New Trolls’ last reunion just as a pure nostalgic and commercial operation. The present line-up features excellent musicians gathered around the founder member and leader Vittorio De Scalzi. The other founder member, Nico Di Palo, here is in the background: because of the consequences of a terrible car accident he can hardly move his left arm and he can’t play guitar anymore (it was painful to see him on stage - sitting on a special disabled person’s chair and helped by his mates to walk off the stage - when I went to the New Trolls' concert at Turin’s Palazzetto dello Sport last November), but New Troll’s fan still love him and his voice. You can find in this album a new creativity and an excellent interplay between rock instruments and orchestra, just like the previous “Concerto grosso” albums.
The opener “The knowledge” is an instrumental that reminds of Concerto Grosso n° 1, with an excellent interaction between the orchestra and the band, while the following “Dance with the rain” is a delicate and soft ballad featuring soaring vocals upon a classical guitar arpeggio and the flute by Vittorio De Scalzi interacting with the strings. The other tracks feature excellent music, i.e. “Future joy” (with its splendid cello performance), “One magic night” (a typically Italianate, beautiful and melodic air where Vittorio De Scalzi’s lead pop vocals are counterpointed by the operatic vocals of soprano Madelyn Monti , who sings in Italian), “The season of hope” (an interesting quiet duet between piano and viola that evolves into a more “progressive” and “jazzy” mood) and, finally, “Simply angels” (in my opinion the best track on this album and the one closer to the prog vein of the early 1970s, featuring shifting tempos and well balanced harmony vocals).
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Very good.

TRACK LIST:

1. The knowledge (Ouverture)
2. Dance with the rain (Ballata)
3. Future joy (Scherzo)
4. High education (Cello cadenza)
5. The seventh seasons (Ostinato)
6. One magic night (Larghetto)
7. Barocco'n'roll (Allegro brioso)
8. Intro and canone
9. Testament of time (Andante)
10. The ray of white light (Rondò)
11. To love the land (Adagio)
12. The season of hope (Piano preludio)
13. Simply angels (Suite)
14. Ethix (Canzona)
15. So che ci sei (BONUS TRACK)

THE SEVEN SEASONS - CONCERTO GROSSO N° 3 (NEW TROLLS) - 82,4 MB

mercoledì 19 marzo 2008

CLASSIFICHE ALBUM E 45 GIRI ITALIANI (3) - ITALIAN ALBUM AND SINGLE HIT CHARTS (3)


Dopo il post di due giorni fa, dedicato alle classifiche dei 45 giri e album più venduti in Italia negli anni “giusti”, eccone un altro ben più interessante: i long-playing più venduti del 1972.
Una goduria massima per gli amanti del progressive: Genesis, Emerson, Lake & Palmer, Jethro Tull, Le Orme. Guardate le loro posizioni in classifica. Ovviamente non poteva mancare il monumento nazionale Mina. Che tempi (per la musica, intendo, non per la foto sopra …)

Last Thursday I started a new post category dedicated to the charts of the single hits and albums best sold in Italy during the 1960s, 1970s and 1980s. Today I’m publishing a new post of this kind: the best-selling albums in Italy in 1972.
What a glorious time for progressive rock! Just have a look at the names: Genesis, Emerson, Lake & Palmer, Jethro Tull, Le Orme. As many as five prog bands ranking at the top eight positions. Of course,a place of honour goes to Mina, one of the most-talented – if not the most-talented – Italian female singers. Those were the times (I mean the music, not the photo above …)

1) FOXTROT (Genesis)
2) UMANAMENTE UOMO: IL SOGNO (Lucio Battisti)
3) TRILOGY (Emerson, Lake & Palmer)
4) 5043 (Mina)
5) THICK AS A BRICK (Jethro Tull)
6) STORIA DI UN MINUTO (Premiata Forneria Marconi)
7) MINA (Mina)
8) UOMO DI PEZZA (Le Orme)
9) NON AL DENARO, NON ALL’AMORE NÉ AL CIELO (Fabrizio De Andre’)
10) MACHINE HEAD (Deep Purple)

19 MARZO: FESTA DEL PAPÀ (MARCH 19th: FATHER'S DAY)


19 marzo: Festa del papà. Lasciamo perdere tutte le stronzate inventate solo per vendere.
Un padre è - o meglio, dovrebbe essere - una figura importante, un riferimento fondamentale per ognuno di noi. E così come mio padre è stato importantissimo per me, anch’io spero di essere un prezioso faro per i miei figli.
In questa ricorrenza ho deciso di postare una foto alla quale sono molto legato. Una foto “trans-generazionale” di dodici anni fa, quando mio figlio (a destra) sapeva a malapena camminare e mio padre (in centro) era ancora vivo ...
In ogni caso, un augurio a tutti i papà del mondo.

March 19th: Father’s Day is celebrated today in Italy. Fuck all the commercial bullshit and gifts made available on the market for all of us to spend money.
A father is - or, rather, should be - a very important person, a guiding principle for everybody. And just like my father was very important to me, I hope I’ll be a beacon for my children.
Today I have decided to post a photo to which I am very affectionate - a photo encompassing three generations and dating back to twelve years ago, when my kid (on the right) was barely able to walk and my father (in the middle) was still alive …
In any case, my best wishes to all the fathers worldwide.

PICCOLA RAPSODIA DELL'APE (LE ORME) - 1980


Nel 1980 Le Orme pubblicarono “Piccola rapsodia dell’ape”, prevedibile seguito di “Florian” (da me postato il 15 febbraio scorso) . La formula è identica al lavoro precedente: un quartetto acustico. Tuttavia, quest’album non raggiunge certo i livelli del precedente: sembra talvolta mancare di vera ispirazione e fantasia.
In ogni caso, gli arrangiamenti sono in genere piacevoli sebbene gli strumenti a corda pizzicata - veri protagonisti dell’album - diano sovente l’impressione di trovarsi in un posto sbagliato, con quei loro suoni troppo “metallici”, un tantino innaturali e non all’altezza delle produzioni migliori della band. Ma, soprattutto, quello che non mi convince è il suono a metà strada fra le atmosfere acustiche e classiche di “Florian” e le successive produzioni de Le Orme, orientate verso un pop più commerciale.
Ad ogni modo, color che hanno apprezzato “Florian” apprezzeranno anche “Piccola rapsodia dell’ape”, sebbene quest’ultimo sia, come ho già detto, inferiore al precedente. Degna di nota, in particolare, è l’omonima suite (quarto brano): una perla acustica-barocca, con l’ottimo vibrafono suonato da Michi Dei Rossi. Un brano davvero bello - perfetti equilibri fra violino e violoncello - la cui musica descrive il volo di una giovane ape. Ascoltandolo bene, non vi sfuggiranno certo le influenze dei Gentle Giant del primo periodo.
Voto personale (insufficiente / sufficiente / buono / distinto / ottimo / eccellente): Distinto.

In 1980 Le Orme released “Piccola rapsodia dell’ape”, the follow up to “Florian” (see my post dated February 15th, 2008) . The formula is the same: a classical acoustic quartet. However, this album is not at the same level as the previous one. More uninspired than that, sometimes it appears to lack in imagination.
For the most part, however, the arrangements are tasteful, although the plucked instruments, which play the leading role in the album, don't seem to have much brightness: the result to my ears is that the timbres are often a little too "tinny" for what the band are really playing. What’s more, I’m not convinced at that sound half-way between the acoustic, classical pretty tunes of “Florian” and the subsequent more pop-oriented Le Orme’s releases.
In any case, if you like “Florian” you'll like “Piccola rapsodia dell’ape”, though I rate the former more interesting than the latter. In particular, the eponymous suite (track no. 4) is an acoustic-baroque gem, with a remarkable vibraphone played by Michi Dei Rossi. The music is very interesting and manages to describe a little bee's flight and the violin and the delicate cello are also played in good mixture. Among other things, this piece reminds me quote a lot of Gentle Giant's early works.
My personal mark (poor / pass / good / fairly good / very good / excellent): Fairly good.

LE ORME (1980):

Aldo Tagliapetra - chitarre classiche e acustiche, violoncello, voce (classical and acoustic guitars, cello, vocals)
Toni Pagliuca - pianoforte (piano)
Giuseppe ‘Michi’ Dei Rossi - marimba vibrafono, glockenspiel, percussioni varie (marimba, vibraphone, glockenspiel, assorted percussions)
Germano Serafin - chitarra acustica, violino, charango, bouzouki (acoustic guitar, violin, charango, bouzouki)

TRACK LIST:

1. Il treno
2. Raccogli le nuvole
3. La mia sposa bianca
4. Piccola rapsodia dell'ape
5. Charango
6. Fiori di luce
7. Fragile conchiglia
8. Buona notte

PICCOLA RAPSODIA DELL'APE (LE ORME) - 48,7 MB

IMMAGINI DEL PIEMONTE (PICTURES FROM PIEDMONT)












Seconda raccolta di immagini (dopo l’introduzione dello scorso mercoledì) dedicate alla mia regione. Si tratta, in particolare, di alcune vedute della Valle di Lanzo, una vallata a ovest di Torino, poco conosciuta e non apprezzata come meriterebbe.
Dall’alto verso il basso: 1) Cartina della Valle di Lanzo; 2) Comuni della Valle di Lanzo; 3) Stazione di Lanzo; 4) L’inverno al Pian della Mussa; 5) Il bacino artificiale di Malciaussia; 6) Ala di Stura; 7) Il torrente Stura di Viu’; 8) Il Ponte del Diavolo (Lanzo); 9) Il Ponte Romano (Lemie); 10) Veduta dell’Alta Valle di Lanzo; 11) L’attività politica nella valle …
Gli interessati possono consultare il sito http://www.vallidilanzo.com/

After last Wednesday's introductory post, here are some more pictures of Piedmont: a few views of Valle di Lanzo (“Lanzo Valley”), a valley situated west of Turin and quite unknown to most people visiting Piedmont.
Top to bottom: 1) Map of Valle di Lanzo; 2) Communes of Valle di Lanzo; 3) Railway station, Lanzo; 4) The winter landscape of Pian della Mussa; 5) The reservoir at Malciaussia; 6) Ala di Stura; 7) The mountain stream Stura di Viu’; 8) The Ponte del Diavolo (“Devil’s Bridge”) near Lanzo); 9) The Ponte Romano (“Roman Bridge”) at Lemie); 10) View of Upper Valle di Lanzo; 11) Young political activists in the valley …
For more information, go to http://www.vallidilanzo.com/